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Silverstone, perchè Piastri è stato penalizzato: la manovra su Verstappen dietro la Safety Car costata la vittoria

I motivi dietro la penalità di 10 secondi inflitta a Oscar Piastri, che ha deciso la corsa a favore dell’altra McLaren di Lando Norris

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Poteva vincere, avrebbe vinto. Ed invece Oscar Piastri si è ritrovato a salutare la vittoria del compagno di McLaren Lando Norris dal secondo gradino del podio. Tutta colpa di quella manovra da parte dell’australiano che al 22° giro all’ennesima ripartenza dietro la Safety Car frena tanto, frena troppo prima di lanciarsi portando Verstappen a superarlo e poi anche all’errore. La direzione corsa ha inflitto 10″ di penalità al pilota della scuderia di Woking che è stato così superato da Norris. Vani i tentativi anche di riottenere la posizione nei team radio col muretto McLaren.

Cosa ha fatto Piastri alla ripartenza del 22° giro

Nella prima parte del Gp di Silverstone tante Virtual Safety Car e poi ben due Safety Car di fila, la prima per la troppa pioggia e la seconda per l’uscita di Hadjar toccato da Antonelli in grande difficoltà sull’asfalto bagnato. All’ennesimo tentativo di ripartenza, Piastri, in testa in quel momento, rallenta, tanto, troppo, e con la SC che si allontana, arriva Max Verstappen che finisce addirittura per superarlo.

Una cosa simile era successa in Canada tra Russell e lo stesso Max ma i commissari a Montreal aveva chiuso un occhio. In questo caso la frenata dell’australiano e il sorpasso dell’olandese erano stati troppo evidenti. E mentre tutti erano convinti che sarebbe stato Verstappen a essere indagato, Oscar Piastri è stato penalizzato di 10” per aver infranto il regime di safety-car: troppo forte la frenata del leader del Mondiale, che ha rischiato di essere tamponato da Max.

Piastri tra polemica e consapevolezza

“Penso che mi farei squalificare per un anno se dicessi qualcosa qui. Grazie per lo sforzo. Me lo sono meritato”. Dopo le parole in radio a fine gara, e quelle a sottolineare la propria innocenza arrivando addirittura a chiedere al team di ristabilire le posizioni in testa con uno swap position con Norris, col passare dei minuti anche lo stesso Piastri ha cominciato ad ammettere la propria responsabilità.

“Non voglio dire molto – ha dichiarato il pilota australiano – Mi sono messo da solo nei guai, a quanto pare non si può più frenare dietro Safety Car, lo avevo fatto qualche giro prima ma va bene. Non voglio dire troppo, altrimenti mi metto in altri guai. Silverstone mi piace, meno oggi”.

La spiegazione della FIA alla penalità di Piastri

In parallelo è arrivata la spiegazione della FIA che ha anche accesso ai dati e alla telemetria delle monoposto: “Quando il direttore di gara ha dichiarato il rientro della Safety Car – scrivono i commissari di gara – e le luci sono state spente, Piastri ha improvvisamente frenato bruscamente (59,2 di pressione dei freni) e ha ridotto la velocità [sull’Hangar Straight], passando da 218 Km/h a 52 Km/h con la conseguenza che Verstappen ha dovuto intraprendere un’azione evasiva per evitare una collisione“.

“L’articolo 55.15 del Regolamento sportivo FIA – viene sottolineato nella nota – imponeva alla vettura 81 [Piastri] di procedere a un’andatura che non comportasse frenate irregolari o altre manovre che potessero mettere in pericolo gli altri conducenti dal momento in cui le luci della safety car si fossero spente. Ciò che ha fatto la #81 [Piastri] è stata una chiara violazione di questo articolo. In conformità alle linee guida per le penalità, abbiamo inflitto alla #81 [Piastri] una penalità di 10 secondi“.

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