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Brasile, Ancelotti e l’ansia per il debutto: la battuta su Rio e come giocherà con l’Ecuador

L'ex Real debutta stanotte in Ecuador: i verdeoro ripartono dal 4° posto, subito titolare il 18enne Estevao, si rivedono Richarlison e Casemiro

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Carmine Roca

Carmine Roca

Giornalista

Giornalista pubblicista, appassionato di calcio in tutte le sue sfaccettature, con una particolare predilezione per i campionati minori.

Inizia stanotte il sogno mondiale di Carlo Ancelotti alla guida del Brasile: il tecnico emiliano debutta sulla panchina dei verdeoro, che ripartono dal 4° posto in classifica e da un andamento deludente (5 ko in 14 gare). All’ex Real il compito di rigenerare un gruppo ancora scosso dal ko in Argentina (4-1): ecco come giocherà in Ecuador.

Ancelotti, è l’Ecuador il primo avversario del suo Brasile

Carlo Ancelotti fa il suo esordio sulla panchina del Brasile. Stanotte, in Ecuador, il tecnico di Reggiolo, fresco di addio al Real Madrid, si presenta al pubblico verdeoro con l’obiettivo di centrare subito la vittoria ai mondiali del 2026. Il Brasile riparte dal 4° posto in classifica, figlio di 5 sconfitte in 14 gare di qualificazione: mai così male, la federazione ha deciso di cambiare ancora allenatore – il 4° di queste eliminatorie, dopo Ramon Menezes, Fernando Diniz e Dorival Junior – affidando la panchina all’esperto Ancelotti.

Il cammino verso i mondiali nordamericani è tortuoso, ma non impossibile: in Sudamerica si qualificano le prime 6 del girone, la 7^ va a giocarsi il playoff intercontinentale. Significa che con un paio di risultati buoni, il Brasile sarà certo di disputare il mondiale, l’anno prossimo.

Ma l’avversario di stanotte è particolarmente ostico. L’Ecuador è 2° in classifica, nonostante i 3 punti di penalizzazione rimediati dal Tribunale Federale di Losanna, per aver schierato Byron Castillo – un colombiano – fino al 2023, e non perde da 7 partite (l’ultima a batterlo proprio il Brasile, all’andata). Si gioca a Guayaquil, che saluta il ritorno del Brasile dopo 32 anni di assenza: nel 1993 la Seleçao, che poi si aggiudicò il mondiale in finale contro l’Italia, non andò oltre lo 0-0.

Il primo Brasile di Ancelotti, come giocherà

Senza Neymar, ancora infortunato, Raphinha (squalificato) e Rodrygo, che a quanto pare non è in buonissimi rapporti con Ancelotti, che lo ha allenato a Madrid, il Brasile si presenta in Ecuador con qualche dubbio sul modulo: 4-4-2 oppure 4-3-3 per far sfogare tutta la qualità presente in rosa. Possibile il debutto della nuova stella Estevao, appena 18 anni, esterno offensivo del Palmeiras, ma già braccato dal Chelsea (potrebbe disputare il Mondiale per Club con i Blues).

Dovesse partire lui dal primo minuto, il tridente offensivo sarà composto da Vinicius e Richarlison, di ritorno in nazionale dopo 2 anni di assenza. A centrocampo Casemiro (pure lui voluto fortemente da Ancelotti, assente da 2 anni dalla nazionale) con Bruno Guimaraes e Gerson; in difesa, davanti ad Alisson, gli esterni Vanderson e Alex Sandro; Marquinhos e Alexsandro centrali, senza dimenticare l’altro ex juventino Danilo, ora al Flamengo assieme ad Alex Sandro.

Interrogato sulla formazione, Ancelotti non si è sbilanciato sul modulo e sugli uomini, puntando l’attenzione sull’atteggiamento della squadra: “Mi aspetto un Brasile che competi, che lotti, che mostri un buon calcio. Tutti hanno capacità eccezionali, ci aspettiamo di vederle in campo”, si legge su Olè.

Ancelotti, l’ansia del debutto e la bellezza di Rio

Riguardo al suo debutto, Ancelotti ha rivelato di essere un po’ agitato: “È qualcosa di speciale, è stata una settimana intensa, ho conosciuto la struttura, molto ben organizzata. I ragazzi mi hanno accolto molto bene, ora abbiamo subito un esame importante. Ansia? Sì, è la prima partita di una nuova sfida, è qualcosa di molto bello per la mia carriera, è la prima volta con una nazionale per lo più storica come il Brasile. Le idee sono molto chiare: bisogna partire dalla qualità per costruire un gruppo affiatato. Abbiamo creatività in attacco, ma dobbiamo sacrificarci in difesa”.

Infine un commento su Rio de Janeiro, vista per la prima volta: Non ci ero mai stato, mi piace molto l’atmosfera, il Cristo Redentore e il calcio brasiliano. Finora tutto perfetto, vediamo domani (stanotte ndr)”.

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