Wimbledon delle sorprese. Il tabellone maschile sta vivendo la caduta dei big con oltre 10 teste di serie che hanno già detto addio al torneo di Londra mentre in ambito femminile forse la sorpresa più importante è quella firmata da Elisabetta Cocciaretto che ha eliminato la numero 3 al mondo Jessica Pegula e si è portata a casa una vittoria prestigiosa e un secondo turno importante.
Il momento difficile di Elisabetta
Non è stato un periodo semplice per Elisabetta Cocciaretto che ha dovuto affrontare diversi problemi fisici che le hanno fatto perdere molte posizioni in classifica. Ma la tennista azzurra ha affrontato tutto con la giusta mentalità: “Mi sono preoccupata sono quando sono andata in ospedale in Cina, ma io parto dal presupposto che i problemi veri sono altri. Noi giochiamo a tennis, siamo dei privilegiati e dobbiamo goderci quello che facciamo. La vita è difficile per alte persone, non per noi”.
Il rapporto con Sofia Goggia
Dopo la vittoria con Jessica Pegula, Cocciaretto ha rivelato la nascita di un’amicizia a distanza con la campionessa di sci Sofia Goggia: “Speravo di incontrarla a Roma ma non è stato possibile. Ma una persona ci ha messo in contatto, ci siamo scritte e ieri abbiamo avuto una bellissima conversazione. Sapevo già che era una persona incredibile e questa sensazione è triplicata. Una sportiva di quel livello che mi dedica un’ora di tempo è di un altruismo e di una generosità incredibile. Mi ha dato consigli che mi porterò per sempre”.
Consigli che sono stati forse fondamentali anche nel match a Wimbledon: “Una delle cose che mi ha detto è stata che la cosa più importante è focalizzarsi su quello che dobbiamo fare e non guardare solo gli altri. E’ una cosa che mi ha fatto riflettere perché tante volte in carriera ho guardato dall’altra parte invece che pensare a me stessa”.
Sinner e Paolini: le ispirazioni
Elisabetta Cocciaretto si divide tra i campi da tennis e l’università di giurisprudenza e le sue interviste non sono mai banali. E anche in questa circostanza non fa eccezione: “L’altro giorno il mio allenatore Fausto ha incontrato Sinner e Jannik gli ha detto: “Fausto, tu vieni dalla montagna come me, sai come funziona: bisogna lavorare tutti i giorni e farci il c..o. E se lo dice il numero 1 al mondo. Paolini? I suoi risultati sono stati uno stimolo e un esempio. Come sono di ispirazione anche i risultati di Jannik e di Lorenzo Musetti”.