Due destini, venti minuti (poco più o poco meno) e milioni di italiani increduli davanti alla televisione. Era il 1 giugno del 2021, il palco era lo stadio di Tokyo quando capita una di quelle sere che per gli sportivi sarà quasi impossibile da dimenticare. Anzi forse le imprese di Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs fanno parte delle domande che gli appassionati di sport si chiedono tra di loro: “Dove eri quando è successo?”.
- I 20 minuti folli dello sport italiano
- Jacobs: la costante battaglia con gli infortuni
- Tamberi: la delusione di Parigi 2024
- Tokyo sullo sfondo
I 20 minuti folli dello sport italiano
E’ una domenica caldissima quella del 1 agosto 2021, mezza Italia se non di più ha deciso di andare al mare. Ma c’è chi ha preso un appuntamento con la storia dall’altra parte del mondo dove si celebrano le Olimpiadi di Tokyo, andate in scena con un anno di ritardo rispetto al rituale previsto dal CIO (di mezzo c’è la pandemia Covid). L’Italia ha grandi speranze con Gianmarco Tamberi, capace di risultati super per tutta la stagione e sogna pure con Marcell Jacobs che si presenta ai nastri di partenza con gli uomini più veloci al mondo.
La gara del salto in alto è un’altalena di emozioni, Gimbo conferma le sensazioni della vigilia: è in gran forma ma deve battere un avversario di grandissimo calibro, Mutaz Barshim. I due si danno battaglia fino ai 2,38 che nessuno dei due riesce a valicare. L’azzurro e il qatarino si confrontano con il giudice di gara con quella frase che passerà alla storia: “Possiamo avere due ori?”. La risposta è affermativa, i due si guardano prima di abbracciarsi e cominciare a esultare.
C’è appena il tempo di riprendere il respiro per l’impresa di Gimbo che va in scena la gara regina dell’atletica: la finale dei 100 metri. In gara anche un italiano che alla vigilia dei Giochi era un nome per pochi appassionati: Marcell Jacobs. A Tokyo ha dimostrato di poter dare battaglia a tutti, può salire sul podio ma serve una gara perfetta. Meno di 10 secondi dopo, quella gara perfetta si è appena consumata davanti agli occhi di milioni di tifosi italiani increduli: un italiano è medaglia d’oro olimpica nei 100 metri.
Jacobs: la costante battaglia con gli infortuni
Sono passati 4 anni ma sembrano molti di più. Marcell Jacobs dopo quella gara sembrava pronto ad aprire un ciclo vincente invece i problemi fisici che hanno sempre tormentato la sua carriera tornano a far capolino. Lo sprinter azzurro fatica a mettere insieme porzioni di stagione senza doversi fermare, poi prende la decisione importante di lasciare l’Italia per Miami e cambiare tutto. Una scelta che sembra pagare con Marcell che a Parigi ritorna nella finale dei 100 ma manca l’appuntamento con il podio. Ma quei problemi fisici continuano a tormentarlo, in mezzo non mancano vittorie anche di prestigio come agli Europei di Roma, ma la sensazione è che quel momento magico stia lentamente sfiorendo. E il 2025 è stato un altro anno terribilmente complicato.
Tamberi: la delusione di Parigi 2024
La voglia di confermarsi a Parigi è stato il motore che ha spinto Gianmarco Tamberi per tre anni. Il saltatore azzurro ha continuato a restare ai vertici della sua disciplina e arrivava alle Olimpiadi di Parigi come uno dei possibili favoriti con il sogno di centrare un bis d’oro che nell’alto non è mai riuscito in passato. Invece dopo aver fatto da portabandiera nella cerimonia inaugurale e dopo il ritorno in Italia, arrivano i guai: i calcoli renali lo costringono al ricovero in ospedale, nei giorni precedenti alla gara l’allarme sembra quasi rientrato prima che una nuova crisi lo metta fuori gioco. Lui ci prova ugualmente, scende in pedana ma è l’ombra di se stesso. E arriva una delusione cocente, una scena lontanissima da quella di Tokyo 3 anni prima. Ma Gimbo non si arrende e punta ancora ai cinque cerchi con l’obiettivo su Los Angeles 2028.
Tokyo sullo sfondo
Quattro anni dopo c’è ancora di mezzo il Giappone e Tokyo per Tamberi e Jacobs. Tra poco più di un mese vanno in scena i Mondiali che avranno come teatro proprio la capitale nipponica: Tamberi e Jacobs ci arrivano in maniera molto diversa rispetto a 4 anni fa: per entrambi gli ultimi mesi sono stati complicati. Lo sprinter ancora alle prese con infortuni, Gimbo che ha deciso di calibrare la sua preparazione in vista di LA più che per gli eventi che lo separano dai Giochi. Ma quando saranno lì, entrambi penseranno ai 20 minuti più folli della storia dello sport italiano.