Marcell Jacobs non perde la fiducia, sui social il campione olimpico di Tokyo continua a pubblicare video e post che dimostrano la sua grande voglia di scendere in pista e di provare tutto il suo valore. Ma quella pista negli ultimi mesi è sembrata stregata con un problema dietro l’altro che gli ha impedito di gareggiare.
La voglia di Jacobs
Il titolo olimpico di Tokyo 2021 è stato il momento più alto della carriera di Marcell Jacobs, primo italiano ad arrivare laddove non si osava nemmeno sognare. Ma da quel momento non sempre le cose hanno preso la direzione giusta. A Parigi a distanza di tre anni, lo sprinter di Desenzano ha dimostrato di poter gareggiare alla pari con i migliori del mondo e quest’anno i Mondiali di Tokyo rappresentavano la chance giusta per riprovarci con ancora più vigore alla caccia di un oro che ancora manca alla sua carriera. Ma gli infortuni si sono messi di mezzo e per Marcell è arrivata una lunghissima pausa forzata che ora rischiano di mettere anche un punto interrogativo sulla sua partecipazione. Lui sembra non aver perso la fiducia come dimostra dalla sua pagina Instagram: “Non è la forza dei muscoli a spingermi. E’ la voce dentro che dice: Spingiti oltre”.
Alessandrini attacca: “Situazione inaccettabile”
Il trasferimento di Marcell Jacobs negli Stati Uniti ha portato il campione azzurro un po’ lontano dai riflettori italiani, dal mondo dei medi e forse anche dalla Federazione. Le notizie sullo sprinter azzurro sono spesso frammentarie e poco chiare come nel caso della situazione che sta vivendo in questo momento. Non si conosce l’entità del suo infortunio, né se sia davvero un problema fisico ad averlo fermato. E a OASport il commentatore Rai, Guido Alessandrini va all’attacco: “Si dice che lui non si allenasse con il suo allenatore già da qualche settimana. E’ in America e nessuno sa cosa stia succedendo, tutto il gruppo di lavoro sembra fermo”.
Da Alessandrini arriva anche un attacco alla Fidal: “La situazione è stata gestita male e nell’epoca della comunicazione mi sembra inaccettabile. La Federazione deve vere sotto controllo i propri atleti e informare della situazione. Si tratta di uno dei simboli dell’atletica azzurra che non sappiamo perché si sia perso. Io lo trovo inaccettabile”.
La bordata a Tortu
La velocità al maschile sta vivendo un momento complicato (quella femminile invece sogna con Doualla) a causa di qualche infortunio di troppo ma anche di prestazioni poco convincenti. E nel mirino di Alessandrini finisce anche Filippo Tortu: “Non so cosa diavolo sia successo in questi otto anni. Era destinato a scendere sotto i 20 secondi e invece il tempo passa e le occasioni sono sempre di meno. Le potenzialità ci sono ma vanno tirate fuori. Sui 100 metri per lui ormai è come scalare l’Everest. Il tempo per entrare in una finale Mondiale per lui ormai è inaccessibile”.