Alla fine della fiera, dopo quasi un anno e mezzo di polemiche, intrighi, accuse, critiche e soprattutto rischi, il caso Clostebol sembra aver trovato il suo colpevole “unico”: Giacomo Naldi. L’ex fisioterapista di Jannik Sinner è il solo a essere rimasto fuori dallo staff del campione altoatesino dopo la clamorosa riassuzione di Umberto Ferrara, il preparatore fisico ufficialmente reingaggiato qualche giorno fa. Evidentemente lui non aveva colpe, secondo Sinner, per quel “pasticciaccio brutto” di Indian Wells, che aveva rischiato di comprometterne carriera e ascesa nel mondo del tennis. Naldi, invece, è stato tagliato fuori.
- Naldi, reazione choc alla riassunzione di Ferrara
- Caso Clostebol, l'ex fisioterapista unico responsabile?
- Naldi, il rapporto con Sinner e la ferita ancora aperta
Naldi, reazione choc alla riassunzione di Ferrara
Il diretto interessato, ovviamente, non l’ha presa bene. Ha già pagato un prezzo altissimo per quella “negligenza”: di fatto sui social è rimasto per mesi e mesi bersaglio privilegiato di haters e fustigatori da tastiera. Ha saputo, ovviamente, della riabilitazione di Ferrara ma preferisce non commentare. Raggiunto da “La Repubblica”, ha replicato con fastidio alle domande del suo intervistatore: “Ecco, ci risiamo. Ora ricomincia l’incubo, come nell’estate scorsa”. Tantissime le chiamate, i messaggini sul suo telefonino. Costante la risposta: “Non ho alcuna intenzione di commentare“.
Caso Clostebol, l’ex fisioterapista unico responsabile?
Una ferita ancora aperta per Naldi, quella del Clostebol. A differenza di Ferrara, che ha rilasciato diverse dichiarazioni per spiegare, per discolparsi, lui ha sempre mantenuto uno stretto riserbo su quel disgraziato episodio, la contaminazione accidentale in seguito all’applicazione del farmaco spray Trofodermin, contenente il Clostebol, per curare una ferita a un dito. Uno spray passatogli da Ferrara. “È una storia che mi ha amareggiato troppo, ha danneggiato la mia immagine. Quando sarà il momento opportuno parleremo di tutto con calma. Non voglio rovinarmi anche questa vacanza”, la secca risposta dell’ex fisio di Sinner.
Naldi, il rapporto con Sinner e la ferita ancora aperta
E non solo. Oltre che del rosso di San Candido, Naldi ha lavorato per sei stagioni alla Virtus Bologna, mentre recentemente si è occupato del recupero da un infortunio di Francesco Passaro. Il rapporto con Sinner? “Bellissimo”. Proseguito anche dopo il licenziamento. “Mi ha chiamato per farmi gli auguri, dopo la nascita di mia figlia”, la rivelazione di qualche tempo fa. E adesso? Sono arrivate nuove sollecitazioni, da parte di Jannik? Inutile chiederlo a Naldi. “Adesso vorrei solo essere lasciato in pace. Preferisco non commentare. Magari un giorno lo farò, ora fa troppo male”. Sì: la riassunzione di Ferrara ha riaperto vecchie ferite. In fin dei conti, Naldi è rimasto l’unico a pagare ancora per quella brutta storia.