Tanti, troppi problemi in casa Alpha Tauri hanno caratterizzato il weekend di Jeddah.
Eppure a Sakhir nel Gp inaugurale almeno Yuki Tsunoda era riuscito a completare la gara in top Ten, cogliendo un buon ottavo posto precedendo Fernando Alonso. Purtroppo però, per la scuderia di Faenza, le cose sono nettamente peggiorate in Arabia Saudita.
Le disavventure iniziano sabato con Pierre Gasly costretto a spingere a mano la vettura nella pit-lane durante le FP3 a causa di un problema non esattamente precisato; poi Yuki Tsunoda, che non riesce a segnare un tempo in qualifica per colpa, forse, di un sospetto problema di natura idraulica. Il momento no prosegue anche la domenica: la squadra richiama ai box Tsunoda, durante i giri di preparazione e così la sua AT03 non riesce nemmeno a schierarsi in griglia.
Il solo Pierre Gasly conquista ancora l’ottavo posto, non un risultato eclatante, ma forse il meglio che si poteva ottenere in una situazione non facile.
“Gara davvero molto difficile per noi: purtroppo è sempre una grandissima delusione quando una vettura non è in grado di schierarsi sulla griglia di partenza. La causa dell’assenza di Tsunoda è derivata dalla pressione dell’olio sulla macchina di Yuki, quindi ci siamo dovuti fermare. Adesso cercheremo di capire le cause. Anche con Pierre abbiamo fatto tanta fatica, non riuscendo a prendere i lritmo giusto in gara. Per questo motivo, entrambe le McLaren sono riuscite a superarci. L’ottava posizione di Gasly alla fine è il massimo che potevamo ottenere: per il momento, non siamo competitivi come speravamo d’essere. Ci auguriamo che le cose migliorino sensibilmente in Australia”.
