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Assoluti Riccione: pass mondiali per Pilato, Martinenghi e Paltrinieri

Molte grandi prestazioni nell'ultima giornata dei campionati italiani primaverili di Riccione.

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Assoluti Riccione: pass mondiali per Pilato, Martinenghi e Paltrinieri Fonte: Getty Images

Gregorio Paltrinieri vince il titolo dei 1500 nuotando sotto i 15’45 e conquista il pass individuale per mondiali di Budapest ed europei di Roma. Benedetta Pilato e Nicolò Martinenghi dominano i 50 rana che scoprono il 18enne Simone Cerasuolo. Conferme dei campioni Simona Quadarella nei 400 stile libero, Margherita Panziera nei 200 dorso, Alberto Razzetti nei 400 misti e Silvia Di Pietro nei 50 farfalla. Staffetta 4×100 stile libero maschile alle Fiamme Oro col record di società in 3’14″61.

Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro / Coopernuoto) lancia un messaggio al mondo vincendo i 1500 in 14’44″39. Con un passo costante va sotto al tempo limite di 14’49″00 dopo aver sfiorato di un centesimo quello degli 800, ma soprattutto allunga la sua striscia di prestazioni superlative. “Immaginavo sarebbe stata dura – sottolinea il campione olimpico, bimondiale e trieuropeo, campione di tutte le vasche – Sono abbastanza lontano dalla forma cui desidero arrivare, ma già meglio oggi che negli 800. Sono contento di essermi qualificato. Adesso abbiamo il tempo per prepararci meglio e trovare la nuotata giusta coniugando acque libere e piscina”, prosegue il 27enne carpigiano allenato da Fabrizio Antonelli che precede Luca De Tullio (Fiamme Oro / CC Aniene) al personale in 15’00″36 e il compagno di allenamenti e medaglie Domenico Acerenza (Fiamme Oro / CC Napoli), terzo in 15’00″65.

Super finale nei 50 rana. Nicolò Martinenghi (CC Aniene) vince in 26″49, terzo tempo della carriera a un decimo del suo primato italiano. Il 22enne primatista italiano (26″39) di Varese, allenato da Marco Pedoja, domenica si era già qualificato a mondiali ed europei nei 100 con il secondo tempo mondiale stagionale (58″57) e trascina con sé il 18enne Simone Cerasuolo, che in 26″85 ne eguaglia il record italiano cadetti, stabilito il 22 giugno 2019 a Roma, e va sotto al limite di 26″90. Già secondo nei 100, il 18enne di Imola, butta giù dal personale 38 centesimi.

“E’ stata una gara divertente, di altissimo livello – racconta Tete, bronzo olimpico individuale e con la mista, nonché campione europeo e argento mondiale in vasca corta nei 100; bronzo europeo nei 50 in vasca lunga e corta di cui è anche vice campione mondiale – Il mio obiettivo era avvicinare il record italiano e sono contento del tempo. Complimenti a Cerasuolo per l’ottimo riscontro cronometrico. E’ bello vedere come il movimento della rana continua a crescere”. “Mi sentivo in acqua molto bene; sapevo che avevo dei margini di crescita – gli fa eco Cerasuolo – nuotare sotto i 27 secondi è stimolante. Sarà la mia prima volta in nazionale assoluta. Sarà molto bello condividere questa esperienza con Nicolò Martinenghi che stimo molto. Ringrazio il mio allenatore Cesare (Casella, ndr) e Fabio Scozzoli che oltre ad essere un compagno di allenamenti è anche un esempio di professionista”. Proprio il 33enne di Lugo di Esercito e Imolanuoto, promesso sposo di Martina Carraro, nuota il terzo tempo in 27″20.

Veloce anche la finale femminile. Paga un po’ di incertezza in partenza, ma con una buona subacquea e una spinta costante, sempre in presa, Benedetta Pilato (CC Aniene) si prende il titolo in 29″85 e la seconda qualificazione individuale a mondiali ed europei dopo i 100 rana. “Il tempo della batteria (29″58, ndr) è un ottimo riferimento, la finale lo conferma. Il 29″85 è un buon tempo considerato che tre mesi fa lo nuotavo in corta – racconta la campionessa europea e vice mondiale – L’assoluto è molto positivo. Doppietta e mista qualificata. Adesso si lavora per mondiali ed europei con tranquillità”. Già sotto al tempo limite (30″20) con la batteria da 29″58, primo tempo mondiale stagionale, nonché quarta prestazione della primatista mondiale in 29″30, fatto nella sua vasca del cuore la Duna Arena di Budapest. “Speravo di limare il tempo delle eliminatorie, ma ho perso qualcosa in partenza”, ammette l’azzurra allenata da Vito D’Onghia che ha vinto i 100 con il record italiano cadette in 1’05″70 precedendo Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle / Team Insubrika). Ma in questa occasione la 24enne di Busto Arsizio, allenata da Andrea Sabino a Caserta, tocca in 30″34 senza riuscire ad andare sotto al limite e, quindi, a migliorare il personale di 30″05.

Tripletta per Simona Quadarella (CC Aniene) che vince i 400 stile libero con un comodo 4’08″95. La regina del mezzofondo precede la 17enne Antonietta Cesarano (Assonuoto Club Caserta), che col tempo di 4’09″72 sgretola il primato personale (4’12″28) e precede la fondista plurimedagliata Martina Rita Caramignoli (Fiamme Oro / Aurelia Nuoto), terza in 4’09″84.

“Il 400 è una distanza che ai mondiali non nuoto e che quindi non ho preparato privilegiando il lavoro su 800 e 1500 – racconta la 23enne romana che ha vinto 400, 800 e 1500 nelle ultime due edizioni degli europei, è bronzo olimpico negli 800 di cui è anche vice campionessa mondiale ed è campionessa mondiale dei 1500 – Il tempo è quindi molto buono anche perché ottenuto dopo le serie di 800 e 1500. Aver ottenuto i pass nelle mie gare è sicuramente soddisfacente. Era da dicembre che non gareggiavo ad alto livello e sono contenta delle sensazioni che ho provato”.

Facile 2’08″63 per Margherita Panziera (Fiamme Oro / CC Aniene) che vince l’ennesimo titolo nei 200 dorso, ma non va sotto al tempo limite di 2’08″30. La campionessa europea da due edizioni, sul podio da tre rassegne continentali in vasca corta, nuota una prestazione normale per le sue capacità. “Dopo le batterie mi sentivo svuotata e stanca, sinceramente pensavo di nuotare un tempo più alto – afferma la 26enne di Montebelluna allenata a Roma da Gianluca Belfiore – Ho lasciato questi tre decimi un po’ in virata, un po’ nell’uscita della subacquea. Ho dato tutto nei 100 dove mi sono assicurata il posto nella staffetta mista. So che valgo meno”.

Combattuti, ma senza spunti clamorosi i 400 misti che vanno ad Alberto Razzetti (Fiamme Gialle / Genova Nuoto My Sport) in 4’13″89. Il 21enne di Lavagna precede Pier Andrea Matteazzi (Esercito / In Sport Rane Rosse), secondo in 4’15″29, e bissa il titolo dei 200. “Sono abbastanza contento del tempo; è quello che mi aspettavo – sottolinea l’azzurro vice campione europeo della distanza che ai mondiali in vasca corta ha vinto l’oro nei 200 farfalla – Aver conquistato anche questo titolo italiano fa piacere dopo il successo nei 200 misti e il secondo posto nei 200 farfalla. Non sono riuscito a qualificarmi per i mondiali, ma si ricomincia con buoni riferimenti verso gli europei di Roma che sono l’obiettivo stagionale”.

L’ultimo titolo individuale della manifestazione lo vince Silvia Di Pietro (Carabinieri / CC Aniene) che s’impone nei 50 farfalla in 26″08. La 29enne sprinter romana non riesce ad avvicinare il suo primato italiano in 25″78 e dunque il proibitivo tempo limite sul 25″70. “Le somme del campionato sono positive – racconta la vincitrice dei 50 e 100 stile libero e già qualificata agli eventi internazionali con la mista – Raccolgo le indicazioni ricevute anche perché sono le prime prove che nuoto in vasca lunga. Sono soddisfatta”.

Chiusura con la staffetta 4×100 stile libero maschile vinta dalla squadra delle Fiamme Oro composta dai tre vicecampioni olimpici Thomas Ceccon (49″04 in apertura), Manuel Frigo (48″60), Alessandro Miressi (47″76 in chiusura) e il guru Marco Orsi (49″21) per il record di società di 3’14″61 che migliora il precedente nuotato dallo stesso gruppo sportivo nel 2012 in 3’16″38 con lo sprinter di Budrio in vasca.

COMUNICATO STAMPA FEDERNUOTO

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