È mancato l’acuto sul podio, ma il bilancio dell’atletica italiana nei mondiali di staffetta di Guangzhou è decisamente tendente al positivo. Perché 4 delle 5 selezioni che hanno preso parte alla rassegna in terra asiatica hanno centrato la qualificazione per i mondiali di Tokyo della prossima estate, e la cosa non era poi così scontata pensando al fatto che l’Italia s’è presentata alla rassegna cinese senza punte di diamante come Marcell Jacobs e Zaynab Dosso, il meglio che la velocità a tinte tricolori può offrire. Insomma, bilancio in attivo al netto di qualche finale andata via un po’ storta, senza riuscire a offrire alcun metallo alla spedizione.
- Delude solo la 4x400 maschile. Ripescaggi vincenti
- Tre finali A, tre quinti posti: la strana domenica azzurra
Delude solo la 4×400 maschile. Ripescaggi vincenti
L’unica nota stonata della due giorni di Guangzhou ha interessato la staffetta 4×400 maschile, che dopo aver mancato la qualificazione alla finale della domenica ha finito per mancare il tempo necessario per il pass mondiale anche nella finale per il ripescaggio, anche se il tempo resta ancora amico del quartetto azzurro, dal momento che ci sarà tempo almeno un altro mese e mezzo per trovare il crono per la qualificazione (altrimenti bisognerà sperare nel ranking stagionale, ma è una via un po’ più tortuosa).
Chi doveva cercare la qualificazione attraverso la finale “d’appello” non s’è fatto pregare: la 4×400 mista composta da Edoardo Scotti, Virginia Troiani, Valdimir Aceti e Alice Mangione ha letteralmente dominato la gara di ripescaggio davanti a Francia e Canada, staccando agevolmente il pass per Tokyo.
Non è voluta essere da meno la 4×100 femminile, che ha chiuso alle spalle della Francia per soli 6 centesimi, riuscendo però a blindare agevolmente la piazza d’onore. Un risultato nelle attese per Vittoria Fontana, Dalia Kaddari, Irene Siragusa e Alessia Pavese, che potranno concentrarsi ora sulle gare singole prima di rituffarsi tra qualche settimana nella preparazione con la staffetta veloce.
Tre finali A, tre quinti posti: la strana domenica azzurra
Non avevano bisogno di spingere troppo la 4×100 maschile e la 4×400 femminile, che avevano già centrato la qualificazione per i mondiali nelle batterie del sabato. Le finali A però non hanno riservato troppe gioie: entrambe le staffette azzurre hanno chiuso al quinto posto, non troppo vicine dal podio sia per ciò che riguarda gli uomini (Desalu, Melluzzo, Patta e Tortu), sia per ciò che riguarda le donne (Accame, Polinari, Bonora e Mangione).
Nella 4×100 maschile oro al Sudafrica con 37”61, davanti a Stati Uniti e Canada, con l’Italia quinta con 38”20 a 9 centesimi dal podio. A sorpresa nella 4×400 femminile a imporsi è stata la Spagna (3’24”13) davanti a Stati Uniti e Sudafrica, con l’Italia staccata di un secondo e mezzo dal terzo gradino del podio (3’26”40).
Quinto posto anche per la staffetta 4×100 mista, al debutto assoluto nella specialità (sarà disciplina olimpica a LA28): Melon, Bertello, Rigali e Baffour hanno chiuso a 37 centesimi dal podio (oro al Canada).