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Atp Montreal, Sinner facile contro Coric. Tonsille, Olimpiadi e critiche: Jannik resetta il mese più brutto

Buona la prima per il numero 1 del ranking: Sinner supera 6-2, 6-4 il croato Coric e si prende il secondo turno. Avanzano anche Cobolli e Arnaldi. Incubo Italia per Auger-Aliassime

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Auden Bavaro

Auden Bavaro

Giornalista

Lo sporco lavoro del coordinamento: qualcuno lo deve pur fare. Eppure, quando ha modo di pigiare le dita sulla tastiera, restituisce storie e racconti di sport che valgono il biglietto

Sinner è tornato: Montreal, Canada. Jannik si sfila dal passato recente: la tonsillite è solo un brutto ricordo, adesso l’altoatesino scivola sul cemento che è una bellezza e oltreoceano si prende il il secondo turno del Master 1000 che dà il via alla campagna americana. Borna Coric non è una pura formalità ma nemmeno uno spauracchio: 6-2, 6-4 il numero 1 del ranking riparte da qui. Buone risposte anche dal singolare dopo quelle ricevute in doppio con Draper.

Nulla di complesso, non fosse che occorreva una prova d’impatto per lasciarsi alle spalle il chiacchiericcio olimpico. I Giochi più belli di sempre dell’Italtennis sono coincisi con uno dei momenti più critici della carriera dell’altoatesino: fisico e testa ai minimi termini, c’era da prendere a pallate anche una marea di critiche e di pretesti.

Sinner ricomincia dal Canada

Jannik che ha trasformato l’Italia in una curva da stadio s’è ritrovato improvvisamente a giocare in trasferta: dire no ai Giochi gli è costato parecchio anche in termini di immagine. Mentre Paolini, Errani e Musetti sventolavano il tricolore a due passi dalla Senna, lui s’è rimesso a nuovo lontano da casa. La gola non fa più male, è il momento di ricostruire. Può farlo nell0unico modo efficace: tornare a vincere.

Troppo presto per distogliere l’attenzione dall’epilogo parigino, Sinner muove i primi passi in Canada restando in sordina. Però non perde tempo: poco più di un’ora e quaranta per archiviare il match col croato e passare oltre.

Due break nel primo set

Il primo set è un agio: Jannik si prende il break un paio di volte – al terzo game e al settimo – e tanto gli basta per saggiare la condizione. Scopre che la prima di servizio non gli entra ancora il giusto ma quel 46% gli frutta l’82% di punti vinti.

Viaggia con la seconda al 70%, non lascia palle break, domina Coric in risposta soprattutto quando il croato si rifugia nella seconda, alterna colpi e posizioni, sfrutta bene la rete.

Il servizio cresce alla distanza

Il secondo è un set più combattuto ma dura pressappoco quanto il primo: 46’ a 51’. Sinner cresce col servizio e lo sfrutta a dovere: 58% di prime che gli portano l’89% dei punti. Salva un break e ne strappa uno, sbaglia poco, resta lucido e colpisce subito.

Coric anche stavolta perde il servizio al terzo game: a Jannik basta e avanza per andare in controllo e gestione. Non serve forzare.

Medvedev e Tsitsi: disastro

Il secondo turno ha già il sapore del derby: uno tra Tabilo e Sonego. La starda di Jannik, però, è già in discesa. Disastro totale per Medvedev e Tsitsipas che salutano al primo turno, surclassati da Alejandro Davidovich Fokina e Kei Nishikori.

Sulla carta, l’insidia più pericolosa per Sinner resta Rublev, ubicato nella parte alta del tabellone; nessun problema per Zverev, testa di serie numero 2, che ha dato il benservito all’australiano Thompson e ora attende Rune agli ottavi.

Arnaldi e Cobolli al secondo turno

Avanzano bene anche altri due azzurri: Matteo Arnaldi ha la meglio su Karen Khachanov con un doppio 7-5, Flavio Cobolli liquida in scioltezzail padrone di casa, Felix Auger-Aliassime, per 6-3, 6-2. Seconda delusione di fila per il canadese, ancora per mano di un italiano: dopo il bronzo olimpico sfilatogli dal collo da Lorenzo Musetti, l’uscita repentina davanti al pubblico amico.

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