Serie C playoff Promozione: Audace Ceringola-Foggia, il match di andata degli ottavi di finale in programma stasera, giovedì 18 maggio, fa da apripista ai 180′ di fuoco nel corso dei quali una delle due compagini pugliesi si assicurerà il passaggio del turno alla fase successiva, che consentirà di cullare ulteriormente il sogno della serie B. La sfida di ritorno, a campi invertiti, è in calendario il 22 maggio.
“Io non odio persona alcuna, ma vi son uomini ch’io ho bisogno di vedere soltanto da lontano”: lo diceva Ugo Foscolo, forse lo pensano i tifosi dell’Audace Cerignola e del Foggia. 50km non sono mai troppi fin quando non indossi due colori differenti. Stessa terra, maglie diverse. È la storia di un derby che si ripete. Una sfida tra due tifoserie che sognano. Chi vuole ritornare a vivere le emozioni di un tempo e chi, invece, le vuole provare per la prima volta.
- Derby di Capitanata: perché si chiama così
- Audace Cerignola e Foggia: due storie diverse
- I precedenti dell'ultimo campionato di Lega Pro
- La partita in un film di Totò
- La sfida nella sfida: Malcore contro Ogunseye
Derby di Capitanata: perché si chiama così
Derby di “Capitanata”, si chiama così perché in passato la parte settentrionale della Puglia fu amministrata dai catapani, alti ufficiali bizantini. Dalla storia al campo, è stato sempre un match sentito, spesso anche troppo tra fumogeni, sfottò e scontri tra tifosi. Una partita – che l’una o l’altra giocassero in casa o in trasferta – anticipata e introdotta sempre da una grande attesa.
Audace Cerignola e Foggia: due storie diverse
Se dovessimo pensare alla copertina di un libro, quella del Foggia sarebbe una cover da collezione, la guardi e resta impressa perché l’hai già vista prima, da qualche parte; quella dell’Audace è impolverata per la scarsa divulgazione di una narrazione che conoscono in pochi.
I rossoneri hanno divertito negli anni con la Zemanlandia in Serie A, sfiorando la qualificazione in Coppa Uefa, con un gioco che ancora è rimasto impresso nella mente degli amanti del calcio. Poi, un sali e scendi di emozioni, positive e negative, fino al fallimento e alla Serie D, per poi iniziare una rinascita.
I rivali gialloblu, invece, non hanno mai assaporato nemmeno la Serie B. Le loro origini? Antiche. Il nome riporta a una famosa frase del marchese Francisco De Torres Y De Calbò:
Audacia, impegno, sacrificio, attaccamento ai colori sociali devono essere i principi ai quali tutti gli atleti devono ispirarsi nelle competizioni sportive.
I precedenti dell’ultimo campionato di Lega Pro
Nella storia dell’Audace Cerignola ci sono tanti anni di dilettantismo e la grande conquista della Serie C nel 1934. Gli anni d’oro, però, sono durati solo due stagioni. Con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale il pallone è stato messo in cantina per prendere le armi.
Molti giocatori sono stati costretti ad arruolarsi. Una frattura che ha allontanato la squadra dal professionismo per 85 anni. I derby non sono mancati, ma sempre in categorie minori. Ora, dopo i due confronti in campionato vinti entrambi dal Cerignola, le due squadre sono pronte a sfidarsi per continuare a coltivare il sogno Serie B.
La partita in un film di Totò
Cinema e calcio spesso si intrecciano e si confondono. Audace Cerignola e Foggia sono state protagoniste anche in una pellicola di Totò del 1958. Quale? Gambe d’oro.
Il principe della risata ha Interpretato il ruolo del presidente Fontana, avaro e poco interessato alla sua squadra, il Cerignola. Per l’occasione, gli stadi Monterisi e Zaccheria hanno assunto le sembianze di set cinematografici.
Prima della vittoria in Serie D nel 2019, per rivedere un Foggia festante nella casa del “nemico” bisogna proprio fare un tuffo nel passato all’anno di uscita del film. Dalla finzione alla realtà, ora le due squadre sono chiamate ad affrontarsi con un’altra cinepresa, quella delle televisioni.
La sfida nella sfida: Malcore contro Ogunseye
I protagonisti non sono attori, ma calciatori. I padroni dell’area di rigore avversaria: Giancarlo Malcore, bomber in quota al Cerignola, e Roberto Ogunseye, attaccante in prestito al Foggia dal Modena.
L’attaccante del Cerignola è l’Haaland della squadra: biondo, fisico simile e stessa cattiveria nel fare gol. Già ha messo la firma nel derby e i ragazzi di Delio Rossi sono avvisati.
Michele Pazienza, invece, deve fare attenzione a Ogunseye, bomber di provincia capace di realizzare anche un gol alla “Holly e Benji” ai tempi del Cittadella, colpendo la palla nello stesso momento del suo compagno Alessio Vita, spiazzando così Cerofolini, allora portiere della Reggina.
Ora è tutto pronto per infiammare la città. Ciak, si (ri)gira: Audace Cerignola-Foggia sono preparate allo spettacolo. Avrebbe apprezzato anche Totò…
Antonio Salomone