Agli Australian Open cade la testa di serie numero 3. Dopo una prima parte di torneo di ottimo livello, che sembrava prospettare la prima finale Slam della carriera, Alexander Zverev ha infatti ceduto a sorpresa contro il canadese Denis Shapovalov, che conferma quindi l’ottimo stato di forma già palesato nella ATP Cup.
La testa di serie numero 14 si è imposta in 2 ore e 21 minuti con il punteggio di 6-3 7-6(5), 6-3, permettendosi anche il lusso di non essere particolarmente incisivo al servizio ed avendo la meglio grazie al proprio gioco da fondo campo. Zverev, appesantito e impreciso, è uscito dal match dopo aver perso il tie break del secondo set.
Ai quarti Shapovalov se la vedrà con Rafa Nadal, il cui percorso spedito non è stato scalfito dal francese Adrian Mannarino, liquidato in tre set con il punteggio di 7-6, 6-2, 6-2. Per il maiorchino, alla 14ª presenza nei quarti di uno Slam, si è trattato di un crash test molto utile in vista del proseguimento del torneo in particolare nell’infinito tie break del primo set, durato 28 minuti e vinto da Nadal per 16-14, bravo ad annullare quattro set point per poi vivere in discesa il resto del match.