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Australian Open, follia Medvedev: rischia di uscire contro Samrej e distrugge una telecamera. Raptus e multa

Il russo sfiora l'eliminazione contro il thailandese, numero 418 al mondo, e s'innervosisce: racchetta contro la rete e netcam in frantumi. Poi lo Zar vince, ma sarà multato.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Ha evitato in extremis la clamorosa uscita di scena al primo turno degli Australian Open contro un avversario di modesta levatura, il thailandese Kasidit Samrej. Daniil Medvedev, però, la figuraccia l’ha fatta lo stesso. Non ha perso la partita, ma ha perso la faccia lasciandosi andare a uno dei suoi ormai canonici (si fa per dire) sfoghi. Uno dei raptus più esuberanti, clamorosi, imprevedibili della nutrita collezione dello Zar di Mosca.

Medvedev, il match col carneade Samrej si trasforma in calvario

Doveva essere una formalità, s’è trasformata cammin facendo in una gimcana in un campo minato. Medvedev ha affrontato Samrej (numero 418 al mondo, in tabellone grazie a una wild card) con la sicurezza del più forte e la convinzione di poter vincere senza impegnarsi troppo. E ovviamente ha rischiato di pagare a caro prezzo la sua esuberanza. Dopo aver vinto il primo set con un rassicurante 6-2, infatti, il russo è uscito dal campo. E il suo avversario invece è salito in cattedra, ribaltando incredibilmente la situazione: prima 6-4, poi 6-3. A un solo set dall’impresa.

Il raptus clamoroso di Daniil: distrutta la net cam sulla rete

È a questo punto che Medvedev s’è innervosito. Anzi, è letteralmente impazzito. Assolutamente fuori dagli schemi la sua reazione dopo un errore. Il russo, vista la situazione, oltre che con se stesso ha iniziato a prendersela col campo di Melbourne. S’è avvicinato alla rete e l’ha presa letteralmente a racchettate. Una, due, tre volte. E poi ancora e ancora e ancora: colpi all’impazzata, prima di ritirarsi verso il suo angolo. Risultato? Distrutta la net cam, la piccola telecamerina posizionata proprio sulla rete di metà campo.

Dopo lo sfogo, la multa e la rimonta: e adesso la sfida a Tien

La violenza inaudita dello sfogo ha costretto a uno stop più o meno lungo. Il gioco è stato interrotto per consentire agli addetti di sistemare la telecamerina, circostanza che costerà a Medvedev una multa salata. Piccolo particolare: la pausa, più o meno voluta, ha aiutato lo Zar a ritrovarsi. Alla ripresa, infatti, è riuscito a sistemare le cose vincendo largamente sia il quarto (6-1) che il quinto set (6-2). Al prossimo turno se la vedrà con Learner Tien, giovane statunitense che ha piegato al quinto Camilo Ugo Carabelli. In teoria, un’altra formalità. Ma pare che gli organizzatori stiano già rinforzando le protezioni di rete, telecamerine e non solo. Non si sa mai.

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