Missione compiuta in scioltezza. L’ostacolo rappresentato da Marcos Giron non s’è rivelato particolarmente alto per Jannik Sinner, che ha sbrigato la pratica senza eccessivi patemi. Vittoria in tre set (6-3 6-4 6-2) e pass per gli ottavi di finale degli Australian Open in tasca. Sicuramente una performance più convincente del rosso di San Candido rispetto a quella offerta nell’avvio della precedente sfida contro Tristan Schoolkate, anche se al termine del match Sinner non è apparso particolarmente felice. Lo ha svelato a Jim Courier, che lo ha intervistato al centro della Rod Laver Arena. E c’è stato spazio per qualche altro siparietto, proprio come dopo il secondo turno con John McEnroe.
- Sinner domina, ma tanti errori gratuiti contro Giron
- Australian Open, il campanello d'allarme di Jannik
- Il segreto svelato a Courier: "Prima delle gare dormo"
Sinner domina, ma tanti errori gratuiti contro Giron
Troppi gli errori gratuiti – ben 37 – di Jannik nel corso della partita, figli forse anche di un nuovo approccio: meno attendismo, più discese a rete. Una scelta che ha pagato, ma che ha anche esposto il fuoriclasse altoatesino a qualche colpo sbagliato più numeroso e fragoroso del solito. Nulla di che preoccuparsi, visto l’esito della partita con l’americano, ma certamente un dettaglio su cui lavorare per un perfezionista come Sinner e per il suo staff. Cahill, che vuol chiudere la carriera alla grande da coach col suo pupillo, batterà senz’altro a fondo su questo aspetto prima della prossima sfida.
Australian Open, il campanello d’allarme di Jannik
Ai microfoni di Courier, Sinner ha alternato sorrisi a sguardi meno sereni: “Sono contento di essere al prossimo turno, tutti i match hanno delle difficoltà. Giron è stato molto solido da dietro, ha servito bene la prima. Io credo di poter migliorare a rispondere. I tanti drop giocati e le discese a rete? Non ho avuto buone percentuali, certe cose mi sono riuscite meglio, altre peggio. Ho cercato mentalmente di rimanere sul pezzo, che è la cosa più importante per un tennista”. Quindi un inatteso campanello d’allarme: “Se voglio continuare a stare nel torneo devo migliorare. Per il prossimo turno devo alzare il livello“.
Il segreto svelato a Courier: “Prima delle gare dormo”
Meno severo nella sua espressione Sinner quando ha risposto a una curiosità dell’ex campione statunitense: “Cosa faccio prima e dopo le partite di sera? Anzitutto vorrei dire che è bellissimo giocare nella sessione serale, ringrazio il pubblico per il supporto. Per il resto, di solito mi rilasso fino a venti minuti prima delle gare. Amo dormire, stanotte ho dormito dieci ore, poi fino a mezz’ora prima della gara ho fatto un altro sonnellino. So che non durerà, me lo dicono tutti, però mi sveglio per quando conta”. Infine sul prossimo avversario: “Rune o Kecmanovic? Holger lo conosco un po’ di più, abbiamo avuto battaglie dure. Con Miomir abbiamo giocato un paio di volte. Devo concentrarmi su me stesso e aumentare il livello“.