Con un gol di Trajkovski al 92’ la Macedonia del Nord batte clamorosamente a Palermo l’Italia campione d’Europa che ha dominato la partita ma non ha concretizzato nessuna delle occasioni enormi che ha avuto e alla fine si è fatta beffare. Per la seconda volta consecutiva i Mondiali restano una chimera per gli azzurri.
Dopo quasi mezz’ora dominata dagli azzurri ma senza occasioni concrete, al 30’ ne arriva una che definire colossale è riduttivo: il portiere macedone Dimitrievski sbaglia completamente il rinvio servendo Berardi che a sua volta, a porta completamente spalancata, gliela restituisce tirando debolissimamente il sinistro: è un segno premonitore di quello che accadrà più tardi. Poco dopo è Immobile a provarci ma il suo tiro è deviato in angolo.
Il bomber della Lazio ci prova altre due volte con lo stesso risultato, poi al 39’ è la Macedonia del Nord ad avere l’occasione di andare in vantaggio ma Churlinov, lanciato verso Donnarumma, viene fermato provvidenzialmente da Florenzi. Allo scadere Trajkovski prova il destro ma Donnarumma blocca in tuffo senza alcun problema.
Ripresa. Berardi ritenta tre volte, soprattutto al 53’ l’occasione è buona ma Dimitrievski para in due tempi, un minuto dopo mette a lato un sinistro da buona posizione. Al 58’ è ancora l’attaccante del Sassuolo pericoloso ma il destro, che non è il suo piede, finisce altissimo. Al 64’ Alioski salva, indovinate un po’, su Berardi, deviandogli il tiro sul fondo.
Al 67’ buon colpo di testa di Bastoni ma impreciso. Al 72’ destro di Florenzi deviato in angolo. Al 79’ Raspadori, entrato da poco al posto di un inutile Insigne, manda alto sopra la traversa un destro. Il cinismo che non ha avuto l’Italia in una quantità industriale di occasioni lo mostra la Macedonia del Nord al 92’: Trajkovski, che ha giocato proprio nel Palermo, fa secco Donnarumma con un destro che si infila nell’angolino opposto. Saranno i macedoni ad affrontare martedì il Portogallo per strappare il pass per il Qatar. In casa nostra invece ora partiranno i processi e, forse, l’ennesima rifondazione.