Certe vittorie valgono doppio, e quella di Kaunas non pare fare eccezione. Perché Milano era davvero spalle al muro dopo lo stop di Monaco di Baviera, e contro lo Zalgiris di Andrea Trinchieri s’è presa due punti pesantissimi nella rincorsa (almeno) a un posto play-in. L’Olimpia va oltre le difficoltà logistiche e i problemi di infortuni e regola i lituani a domicilio per 89-87, cancellando anche l’onta del k.o. dell’andata quando al Forum riuscì a cedere dopo essere stata avanti di 27 punti.
- Mannion ispira, LeDay confeziona: vittoria pesante
- L'apporto prezioso di Shavon
- Finale punto a punto, decisivi i liberi
Mannion ispira, LeDay confeziona: vittoria pesante
Contro un’avversaria diretta per la qualificazione alla post season, l’EA7 ha sfoderato una partita di sostanza, ordine e sacrificio. Una partita che invero all’intervallo lungo sembrava promettere un finale meno caotico e complesso, grazie al buon abbrivio iniziale targato Mannion (serata grandi firme per il Red Mamba: 21 punti con 6/7 in area, 7 rimbalzi e 5 assist) e alla capacità di Zach LeDay di trasformare in oro molti dei palloni transitati per le proprie mani.
Anche perché in assenza di Mirotic è sempre lui a guidare i compagni: lo score di serata recita 26 punti con un favoloso 13/13 dalla lunetta, a riprova di una mano caldissima a cronometro fermo che fa tutta la differenza del mondo, specie nel finale punto a punto che illude soltanto lo Zalgiris di poter rimettere il naso avanti.
L’apporto prezioso di Shavon
Messina trova dividendi anche da Shavon Shields, che chiude con 17 punti segnati e dimostra ormai di essere di nuovo un punto focale all’interno dell’organizzazione Olimpia. Che chiude la doppia trasferta infrasettimanale con la sensazione di essere più che mai padrona del proprio destino, pronta a sfruttare le tre settimane di stop del torneo (ci sono le varie coppe nazionali prima e poi la finestra FIBA) per recuperare munizioni e poi lanciarsi alla conquista di un posto al sole.
Finale punto a punto, decisivi i liberi
Milano a Kaunas ha rischiato grosso nel finale perché s’è un po’ addormentata a metà del terzo quarto, dilapidando un vantaggio in doppia cifra che pareva abbastanza rassicurante. La rimonta dei verdi di casa, trascinati dal calore di un pubblico al solito rumorosissimo, è arrivata a un passo dal concretizzarsi in avvio di quarto periodo, quando Smailagic ha fallito la tripla del sorpasso.
Lo small ball varato nel finale da Trinchieri ha creato problemi alla difesa dell’Olimpia, costretta a inseguire dopo la tripla di Francisco che ha confezionato il 7-0 di parziale che con 6’ sul cronometro era parso alla stregua di una sentenza.
Ma Shields (tripla pesantissima) e Mannion hanno riconsegnato l’abbrivio a Milano, con LeDay che dalla lunetta ha messo a tacere ogni velleità di nuova rimonta dello Zalgiris, anche se il +2 finale non basta all’Olimpia per ribaltare la differenza punti in caso di arrivo a pari punti. “Vittoria pesante”, commenta Messina. “Siamo andati bene a rimbalzo, abbiamo attaccato bene sui cambi sia in penetrazione che nel lavoro in post basso. La squadra non ha mai perso fiducia e ha mostrato carattere e voglia di reagire. Complimenti a tutti”. Insomma, modo migliore per andare alla sosta non avrebbe potuto esserci.