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Basket Serie A, top e flop 1a giornata: Napoli da 10, 9 a Grazulis. Tortona malissimo

Hanno vinto Milano, Bologna, Venezia, Trento e Brescia. Solo Sassari ha perso malamente, asfaltata dalla vera rivelazione del debutto: GeVi in vetrina con Grazulis e Shengelia.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Meglio prendere le cose con le pinze: la prima giornata è sempre un’incognita, specialmente se posta in calendario a così breve distanza dagli ultimi impegni delle nazionali. Insomma, una sorta di giornata “pazzerella”, dove i veri valori risultano un po’ distorti e discordanti e dove c’è soltanto da fare attenzione a non prendere fischi per fiaschi.

Tutto sommato però la prima giornata della stagione 2023-24 non è che poi abbia detto chissà quale verità “differente” alle abitudini: hanno vinto Milano e Bologna, hanno vinto Venezia, Trento e Brescia, semmai è solo Sassari ad aver perso malamente, letteralmente asfaltata da quella che s’è rivelata essere la vera rivelazione del debutto.

GeVi sorpresa di stagione?

Che Napoli potesse sbancare il Palaserradimigni non era del tutto contemplato, e sicuramente non lo era nelle proporzioni che ha assunto il risultato (111-90). La classica eccezione che conferma la regola ma che in qualche modo dice che la grande incognita della nuova annata (appunto la GeVi) forse forse ha trovato la quadra più in fretta di tante altre.

I top della prima giornata

  • GEVI NAPOLI 10: Igor Milicic chi? Se lo sono chiesti in tantissimi in estate, consapevoli forse che un po’ più di conoscenza dell’universo cestistico continentale non avrebbe fatto male per evitare il tono di esclamazione. Igor Milicic da ieri è il primo coach straniero ad aver debuttato nella LBA vincendo in trasferta e segnando ben 111 punti, peraltro in casa della squadra (Sassari) solitamente accreditata come quella con l’attacco più prolifico. L’impresa di Napoli in casa del Banco di Sardegna è stata totalizzante: sei uomini in doppia cifra, con Sokolowski e Zubcic oltre quota 20, Ennis e Pullen ispiratissimi nel mettere in ritmo i compagni, percentuali dall’arco oltre il 50% (64% dal campo), una facilità d’esecuzione che a tratti è sembrata propria di una squadra che gioca assieme da una vita. E invece questa versione di Napoli è totalmente inedita, un cantiere che pure ha cominciato già a pagare dividendi. Se sarà solo un fuoco fatuo è presto per dirlo, ma l’inizio è stato da urlo.
  • ANDREJS GRAZULIS 9. Ne aveva fatti 28 all’Italia nella sfida al mondiale contro la Lettonia, ne ha fatti 25 nel debutto stagionale, infiammando il pubblico di Trento nel successo per 91-84 su Cremona. Grazulis sembra essere rimasto con la testa e pure con le mani (caldissime) in Asia: altra prestazione super del lettone, che si conferma uno dei migliori tiratori seriali in circolazione, come ben evidenziato dal 7/9 dall’arco con il quale ha indicato la via ai compagni. In Italia aveva un best score di 22 punti, polverizzato alla prima occasione utile.
  • TORNIKE SHENGELIA 8,5. Le castagne dal fuoco stavolta a Luca Banchi le toglie lui, infilando la tripla della tranquillità proprio nel momento in cui Scafati stava tornando minacciosamente a contatto. La Virtus così infila la terza vittoria da quando il tecnico della Lettonia siede sulla panchina delle Vu nere, e lo fa con il georgiano una volta di più sugli scudi: 21 punti, 8/12 dal campo e 7 rimbalzi, ma con tante cose buone fatte quando più contava e sopperendo alle serata no di Belinelli e Cordinier (4 punti ciascuno).
  • SHAVON SHIELDS 8. Giusto per restare in tema: se Toko chiama, Shavon risponde. Milano ha ancora un po’ di tossine da smaltire dopo la botta incassata in Supercoppa, ma ha pur sempre uno Shields al quale affidarsi quando la palla scotta. Così, aspettando che i reduci dalle fatiche mondiali tornino in condizione (che fatica per Melli e Ricci, meglio Tonut), ci pensa l’americano a indicare la via contro Treviso: 22 punti, 5 rimbalzi e 7 assist, con un pick and roll che ha prodotto 1,27 punti per possesso. Messina gli ha dato le chiavi della macchina Olimpia e lui l’ha portata fuori dai pericoli.

I flop della prima giornata

  • BANCO DI SARDEGNA SASSARI 5. D’accordo le assenze, che sono tante e non facili da rimpiazzare (Charalampopoulos, Bendzius, Tyree e Raspino non si concedono tanto facilmente). Ma contro Napoli la Dinamo è mancata sotto molteplici aspetti, soprattutto in avvio quando è stata travolta dall’ondata di una GeVi letale dall’arco. A quel punto la reazione non c’è stata, né di nervi e tantomeno di gambe, tanto da essere finiti anche a -27 prima del moto d’orgoglio finale. Senza tiratori le difficoltà si amplificano, ma Piero Bucchi dovrà trovare altre soluzioni per ovviare alle criticità già abbondantemente emerse.
  • BERTRAM TORTONA 3. Quel numero sarà un incubo per tutta la settimana. Perché è da tre che i ragazzi di coach Ramondino hanno completamente cannato all’esordio:; quello 0 su 19 triple tentate grida vendetta e suona davvero strano per una squadra che proprio dalla linea de 6,75 ha spesso costruito vittorie e prestazioni di un certo tipo. Un altro tiro da tre mancato e sarebbe stato eguagliato il record di Trento, stagione 2016-17, nella gara contro Cantù. Poco male: peggio di così era difficile fare. Esordio shock per Weems (0/3), ma Daum (0/4) e Dowe (0/3) non è che hanno fatto meglio. Domenica contro Brindisi urgerà subito un’inversione di tendenza.

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