Dopo l’11° posto colto alla cronometro delle Olimpiadi di Tokyo, ALberto Bettiol aveva confidato al CT Cassani che la stagione aveva ancora da offrire un paio di ghiotte e importanti possibilità come gli Europei e i Mondiali.
Ma la situazione da Luglio è precipitata per via delle condizioni fisiche del nostro azzurro. Il suo nome tra i convocati non ci sarà, è già sicuro. “Devo fermarmi, per quest’anno credo proprio che non correrò più — rivela il 27enne fiorentino della Ef-Nippo, re del Giro delle Fiandre 2019 e vincitore della tappa di Stradella al Giro 2021.
“Nel dopo-Olimpiade sono andato ad allenarmi a Livigno ma l’infiammazione acuta al colon che avevo già avuto nello scorso inverno, la colite ulcerosa, è tornata a farsi sentire. Con il team, abbiamo deciso subito che non avrei fatto la Vuelta. Io l’avevo curata con i farmaci in passato, però al di là della rinuncia alla corsa spagnola stavolta la situazione non stava migliorando. Ho parlato con i medici e mi hanno consigliato di fare una terapia nuova, diversa. Quattro infusioni, cioè flebo, da fare in ospedale. Ho fatto oggi (ieri, ndr) la prima. La prossima tra due settimane, la terza tra un mese, la quarta tra circa due mesi”.
Ecco quindi che la stagione agonistica di Bettiol cambia radicalmente. “Devo sacrificare il Mondiale, a malincuore. Curiamo definitivamente questa malattia per stare tranquilli e sereni. Inoltre nelle flebo c’è un po’ di cortisone e la cosa andava segnalata all’antidoping per l’esenzione. Per il mio benessere anche mentale è meglio resettare e ripresentarsi direttamente nel 2022. La squadra mi è stata molto vicina”.