Thiago Motta come José Mourinho: come il tecnico della Roma anche quello del Bologna è oggetto di un’indagine della Procura Figc per le parole pronunciate riguardo al comportamento Var Nasca e alla direzione dell’arbitro Doveri nella partita pareggiata dai rossoblù a Lecce. Motta rischia il deferimento e la squalifica.
- Bologna, indagine della Procura Figc su Motta
- Bologna, l’attacco di Motta a Nasca e Doveri
- Bologna, cosa rischia Thiago Motta
Bologna, indagine della Procura Figc su Motta
Sono giorni di lavoro intenso per la Procura della Figc. Dopo l’indagine su José Mourinho, il procuratore Chiné e i suoi collaboratori ne hanno aperto un’altra su Thiago Motta, tecnico del Bologna, in seguito alle dichiarazioni di quest’ultimo successive al pareggio della squadra rossoblù a Lecce. Nel post-gara Motta aveva duramente criticato il Var Nasca per aver richiamato alla review al 98’ l’arbitro Doveri, che ha poi concesso ai salentini il rigore del pareggio.
Bologna, l’attacco di Motta a Nasca e Doveri
“Con Nasca sono sfortunato, ricordo ancora cosa fece in Spezia-Lazio o anche quello che è successo a Torino – ha dichiarato Motta riferendosi al mancato rigore su Ndoye in Juventus-Bologna -. Il Var è un’arma che va utilizzata bene. Siamo frustrati, i ragazzi non meritavano il pareggio dopo una partita simile”. E in precedenza Motta se l’era presa anche con Doveri. “La frustrazione è enorme – aveva detto Motta dopo la gara -, abbiamo fatto una grandissima gara e meritato di vincere. Gli episodi la cambiano. Daniele Doveri ha fatto giocare, doveva finire prima la partita. Oggi fino a questo episodio aveva fatto bene e oggi Nasca al VAR ne ha combinata un’altra”.
Bologna, cosa rischia Thiago Motta
Con l’indagine della Procura Figc Motta rischia il deferimento e poi fino a 3 turni di squalifica, ma potrebbe cavarsela anche con una multa. Presente al premio Andrea Fortunato a Roma, Motta è tornato a parlare del suo rapporto con gli arbitri. “Non penso di avere un rapporto complicato con gli arbitri – le sue parole -, anche dopo la scorsa partita ho detto che certi arbitraggi devono essere d’esempio, penso a quei giovani che ci hanno arbitrato col Torino. Parlo di fatti, è la mia opinione su cose che ho visto ma non cerco polemica. Del resto ne parlerà il direttore Sartori”.