Per De Vrij non è successo niente di strano, un confronto come ce ne sono sempre stati e sempre ce ne saranno negli spogliatoi, ma la notizia della lite sfiorata tra Lukaku e Brozovic continua a far discutere in casa-Inter. I tifosi hanno già preso la loro posizione e chissà che già domani nel derby non possano esternare pubblicamente il loro disagio per fantasmi che sembravano scomparsi e che tornano ad apparire.
PAZZA INTER – L’arrivo di Marotta prima e di Conte poi sembrava avesse prodotto una sterzata e un cambiamento profondo in quelle che erano antiche e reiterate abitudini di uno spogliatoio da cui troppi spifferi continuavano ad uscire. Conte voleva e vuole un’Inter regolare, non più pazza, e gli allontanamenti di Icardi e Perisic rientravano in questa logica.
LO SFOGO – Da qui parte Enzo Bucchioni per analizzare la situazione dopo le indiscrezioni apparse sui giornali. La firma de La Nazione su Tmw scrive che Conte si è autodefinito pubblicamente “un asino”, ben sapendo che gli asini sono altri. Che è furibondo per quello che sta succedendo in campo e fuori dal campo.
LA GRAVITA’ – Per il tecnico interista, però, è più grave la soffiata fatta ai giornali dello stesso risultato deludente in Champions perchè Conte basa tutto il suo lavoro nella formazione del gruppo sulle regole, sull’onestà nei rapporti, sulla franchezza, sulla capacità di dirsi le cose in faccia. Aver letto sui giornali quanto accaduto negli spogliatoi manda all’aria due mesi di lavoro. E’ una mina alla base del palazzo che l’Inter sta costruendo.
GOLA PROFONDA – Bucchioni scrive che questo significa che nel cuore dell’Inter c’è una gola profonda, che il repulisti di Marotta non è completato, qualcuno rema ancora contro o vuole semplicemente intorbidire le acque. Il problema è chi ha rivelato quello che è successo. La società sta facendo tutto il possibile per capire, Marotta ha avviato un’indagine interna.
I COLPEVOLI – L’analisi del giornalista si chiude così: “Conte non avrà pace fino a quando non sarà ricostruito l’accaduto e punito il colpevole o i colpevoli. Se i nomi verranno fuori non vorrei essere nel giocatore o in qualche altro che era nello spogliatoio e ha rivelato l’accaduto. Conte non ripartirà sereno se non saprà come sono andate le cose”.