Era appena finita Inter-Ludogorets, con il successo dei nerazzurri nel silenzio spettrale di un Meazza deserto, che è subito iniziata Juve-Inter. Il “passaggio di consegne” già nel dopo-partita di San Siro quando da Sky chiedono a Conte: “Avrà sicuramente letto o ascoltato le parole del presidente Agnelli…” provocando la reazione stizzita del tecnico che liquida in due parole (“Si, grazie. Ciao. Ciao”), si toglie l’auricolare e se ne va.
LA REPLICA – L’altro giorno infatti Andrea Agnelli era tornato a parlare di Conte, dicendo: “Conte è una bandiera juventina e un capitano juventino. Ha vinto scudetti e sollevato la Champions. Conte è la Juventus. Il rapporto è cordiale e disteso come deve essere, poi è altresì vero che nel contesto in cui viviamo ci sono professionisti, la sfida che lui ha reputato più affascinante è quella di riportare l’Inter a vincere. E’ una sfida ambiziosa”.
LE REAZIONI – La reazione infastidita di Conte ha fatto infuriare i tifosi della Juve che sul web replicano duramente: “Questo pseudo uomo non merita niente privo di valori stima e rispetto” o anche: “Sarà un bandiera della Juventus, come dice Agnelli; ma se ricordo bene abbandonò la squadra in modo indecente! Quindi direi che “è stato” da calciatore una bandiera. Oggi è più “banderuola”! “.
LA STELLA – A giudicare dai commenti su twitter forse le porte chiuse a Torino non sono proprio un danno per Conte, vista l’accoglienza che avrebbe avuto: “Togliere immediatamente la stella allo stadium di chi in nome della “professionalità” ha tradito la propria storia e quella del club che lo ha valorizzato e fatto diventare quello che è” o anche: “Ancora c’è qualcuno che vuole questo rinnegato e pagliaccio sulla panchina della Juventus?”.
LA FERITA – C’è chi scrive: “La ferita è ancora aperta, per Conte, la sua prima scelta era ritornare alla Juve, lui a scelto l’Inter per ripicca ad Agnelli. Se non aveva nessun problema, rispondeva tranquillamente” oppure: “Mio dio quanto gli rode ancora che non l’ha richiamato a giugno!”.
DNA – Qualcuno prova a difenderlo: “Ha semplicemente evitato che eventuali dichiarazioni venissero poi travisate o ribaltate e creassero polemica. È Juventino. Non può dirlo adesso alla vigilia del derby d’Italia” e infine: “Spero sia chiaro a tutti che Agnelli, sottolineando che Conte era, è e sarà sempre una bandiera della Juventus, abbia voluto far notare che se l’Inter può ambire alla vittoria dello scudetto (e non solo) il merito è totalmente del proprio allenatore JUVENTINO FINO AL MIDOLLO”.