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Camila Giorgi indagata nell'inchiesta delle false vaccinazioni tace: luci e ombre

La campionessa di tennis marchigiana si sarebbe rivolta alla dottoressa finita nell'inchiesta sulle false vaccinazioni della procura di Vicenza: la famiglia, il ruolo del madre ex combattente, i rapporti con la Federazione

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

L’inchiesta sulle vaccinazioni false che ha investito Camila Giorgi e la sua famiglia è l’ultimo capitolo di un testo in via di aggiornamento di una tennista talentuosa, dotata, anche se con qualche difficoltà che si riflette nel ranking WTA che riflette le fasi di alterna potenza di una campionessa orgoglio marchigiano che viene allenata dal padre Sergio, noto per i metodi poco convenzionali (e qualche gesto poco apprezzato).

Ufficialmente, la Giorgi tace come la Federazione, che ha avuto con la tennista un rapporto sempre alquanto teso.

Camila Giorgi indagata: chi è la numero uno del tennis italiano

Camila Giorgi è la stessa tennista con la migliore percentuale di vittoria di sempre contro giocatrici top 10 e ad avere vinto un torneo professionistico su quattro differenti superfici di gioco: ovvero erba, cemento, terra rossa e terra verde. Dicevamo che non sempre la classifica l’ha premiata: pur rimanendo la numero uno azzurra ha conosciuto momenti migliori.

Adesso che sia Camila sia il resto della sua famiglia (il padre-coach, la mamma e i due fratelli Amadeus e Leandro) sono indagati nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla procura di Vicenza su false vaccinazioni si è riacceso un faro su di loro del quale chiunque avrebbe fatto a meno.

Le implicazioni dell’inchiesta

Il 30 dicembre prossimo Camila Giorgi compirà 31 anni, età considerata ormai matura dal punto di vista agonistico e tennistico, ma questo compleanno passerà in secondo piano per via dell’evolversi della sua situazione nel quadro di questa inchiesta che la vede indagata nell’inchiesta della procura di Vicenza su un giro di false vaccinazioni contro il Covid, per ottenere il Green Pass, che lo scorso febbraio aveva già portato all’arresto di due medici.

Daniela Grillone Tecioiu ha nella sua lista dei pazienti anche Camila Giorgi, che però è residente a Macerata e non pare abbia particolari legami con la città di Vicenza: una anomalia che non è affatto sfuggita agli inquirenti, con i quali la stessa dottoressa tornata ad esercitare sta collaborando.

Camila Giorgi Fonte: ANSA

Camila Giorgi

Il caso Djokovic, no vax dichiarato

Il momento storico era differente, ricordiamo, e c’è chi come Nole Djokovic, oggi in Australia senza particolari problemi, venne fermato prima di disputare gli Australian Open proprio per non aver accettato di sottoporsi alla vaccinazione e non aver prodotto la documentazione corretta che attestasse il superamento della malattia. Una scelta, la sua, che gli costò molti no senza che le sue posizioni fossero riviste: in Serbia si mobilitò la politica che tramutò quella vicenda in un caso politico.

Il ruolo del padre Sergio

Invece per Camila Giorgi non ci sono stati no o limitazioni e, anzi, la sportiva avrebbe proseguito la sua attività – se fosse riconosciuta in un ipotetico giudizio – pur non avendo i requisiti. Una situazione che condivide con il padre Sergio, allenatore e mentore della figlia che ha sempre ricoperto un ruolo più che preminente anche nella sua carriera. Un protagonismo inviso a molti che ha scatenato censure da parte dei giudici, come fu agli Internazionali di Roma ma non solo: i suoi metodi non sono certo condivisi, anche se continua a ribadire di ispirarsi a Marcelo Bielsa e a giustificare certe sue intemperanze.

Sergio Giorgi Fonte: ANSA

Il padre Sergio Giorgi

La moda, la vita privata e i rapporti tesi con la Federazione

Comportamenti che avrebbero condotto al successo della figlia Camila che proprio per sua volontà, evitò di entrare nella mitica scuderia di Nick Bollettieri. Dal padre ha ereditato la passione per lo sport, la madre Claudia Fullone italoargentina l’ha incanalata, invece, verso il mondo della moda che oltre al ruolo di testimonial la vede curare l’immagine del suo brand Giomila, che chiamato così dalla crasi del cognome e del nome della stessa Giorgi.

Sulla vita sentimentale, si sa poco a parte la relazione con il tennista Giacomo Miccini: nel 2017 i due si lasciarono dopo essere stati vicini al matrimonio. La tennista da tempo ha scelto di vestire i colori dell’Italia anche se i rapporti con la Federtennis non sempre sono stati cordiali, anzi.

L’attesa per l’inchiesta

Papà Sergio, anch’egli indagato come moglie e gli altri figli (uno calciatore, tra l’altro), ha combattuto come militare argentino nella guerra del Malvinas o Falkland, passando poi alla veste di coach di sua figlia costruendo un mito a immagine dei suoi modelli: da Bielsa a Oscar de la Hoya. Uno stile fatto di aggressività, disciplina e potenza che esprimono uno stile aggressivo che però stavolta potrebbe risultare totalmente superfluo.

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