La quarta giornata di gare della Coppa d’Africa 2021 è stata caratterizzata da un clamoroso errore arbitrale.
La partita tra Tunisia e Mali, match di cartello dell’intero Gruppo E, completato da Gambia e Mauritania, è stata infatti dichiarata conclusa dall’arbitro, Janny Sikazwe, con cinque minuti d’anticipo, con il cronometro fermo a 85 minuti e 7 secondi.
Sul risultato di 0-1 per le ‘Aquile’ (rete su rigore di Ibrahima Koné), che sarebbe poi stato il risultato finale dell’incontro, il fischietto zambiano, peraltro tra uno dei più esperti della competizione, ha inspiegabilmente ritenuto concluso l’incontro, scatenando le inevitabili proteste dei calciatori tunisini.
Scortato negli spogliatoi, dopo aver inevitabilmente ammesso l’errore, Sikazwe ha fatto riprendere la partita, ma è parso “turbato” da quanto avvenutio: dopo aver espulso per proteste El Bilal Touré, l’arbitro ha infatti fischiato la fine del match, ma con un altro errore, con 16 secondi di anticipo rispetto al 90′, omettendo quindi l’ampio recupero che avrebbe dovuto concedere per le nove sostituzione e le precedenti interruzioni.
A questo punto Sikazwe è stato “invitato” a riprendere nuovamente il match, ma i giocatori della Tunisia si sono rifiutati di tornare in campo per disputare gli ultimi minuti.