Caos Pisa, al via era Aquilani ma Kolarov lascia: ecco cosa c'è dietro

Pisa nella bufera nel giorno della presentazione del nuovo tecnico Aquilani. I Corrado sull'addio di Kolarov: "Non se la sentiva".

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Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Per un allenatore che arriva, un dirigente che lascia. È caos a Pisa: la presentazione del nuovo allenatore Alberto Aquilani è, infatti, stata agitata dall’addio di Aleksandar Kolarov, che lascia l’incarico di direttore sportivo a distanza di poco più di un mese dal suo arrivo ai piedi della Torre. Circola con insistenza il nome di Stefano Capozucca: potrebbe essere il 68enne romano a rimpiazzare il serbo, ex terzino di Lazio, Manchester City, Roma e Inter.

I Corrado sull’addio di Kolarov: “Era preoccupato”

In occasione della presentazione di Aquilani, Giovanni e Giuseppe Corrado, presidente e direttore generale del Pisa, hanno fatto chiarezza sull’improvviso addio di Kolarov, consumatosi alla vigilia della conferenza del nuovo tecnico. Kolarov era al primo ruolo da dirigente calcistico, dopo aver dato l’addio al calcio alla fine della stagione 2021/2022, e aveva firmato un accordo biennale con il Pisa.

“Era preoccupato, tanto da manifestarci perplessità in merito alla sua disponibilità – hanno spiegato -. Ci ha chiesto di poter andare in Serbia, quindi ieri ci ha comunicato che non se la sentiva. Noi abbiamo accettato, apprezzando la sua onestà intellettuale. Troveremo una persona che sostituirà ciò che avrebbe dovuto essere Aleksandar. Ci ha detto per tempo di non sentirsela di fare questo lavoro. Vogliamo precisare riguardo Kolarov che non lo abbiamo potuto presentare fino a oggi perché non era ancora iscritto all’albo. Quando è arrivata poi è subentrata questa problematica. Lo ringraziamo davvero perché ci ha avvertito per tempo”

Kolarov-Pisa, storia di un amore mai sbocciato

Il club si è subito messo alla ricerca di un sostituito: in pole c’è Capozzucca, reduce dall’esonero di Cagliari avvenuto lo scorso ottobre. In lizza c’è anche Francesco Marroccu, che ha ottenuto la salvezza col Verona. Bisogna scegliere il profilo giusto per affrontare la Serie B da protagonisti.

Inizia l’era Aquilani: “Voglio sfruttare l’occasione”

Dopo tre anni alla guida della Fiorentina Primavera, per Aquilani la prima esperienza tra i professionisti. Il Pisa ha deciso di puntare con decisione su uno dei tecnici emergenti più interessanti del panorama nazionale, visto che ha vinto cinque trofei in tre stagioni. “Sono contento e onorato di essere qui – ha dichiarato l’ex centrocampista della Roma -. Voglio sfruttare l’occasione, esprimendo un calcio propositivo. Costruzione dal basso? Sì, ma non per forza. Bisogna capire quando farla”. Sugli obiettivi non si sbilancia, ma sottolinea che la sua ambizione è “massima”.

Trentasei elementi in ritiro: organico da sfoltire

La società pensa in grande. Puntare a tornare nella massima serie, prima però bisogna delineare la rosa che affronterà il torneo cadetto. In ritiro, infatti, si presenteranno 36 calciatori: troppi. Aquilani sembra avere le idee chiare: “Bisogna sfoltire l’organico. Anche cinque attaccanti sono in ritiro sono tanti: dovrò capire chi è funzionale per il mio gioco.

Caos Pisa, al via era Aquilani ma Kolarov lascia: ecco cosa c'è dietro Fonte: ANSA

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