Quello tra Uefa da una parte e Barcellona, Juventus e Real Madrid dall’altra, i tre clubs “sopravvissuti” tra i 12 fondatori del rivoluzionario progetto della Superlega, è ormai un braccio di ferro senza quartiere tra politica e carte bollate.
Se da una parte Aleksander Ceferin, presidente dell’Uefa, non sembra voler arretrare dalle minacce alle due grandi di Spagna e alla Juventus circa la possibile esclusione dalle prossime due edizioni della Champions League come punizione per aver provato a dare via al progetto “clandestino”, senza aver fatto marcia indietro a differenza delle altre nove società, dall’altra parte si invoca un abuso di posizione dominante da parte della stessa Uefa.
Proprio a questo proposito l’emittente spagnola ‘Cadena Ser’ ha anticipato come il Ministero di Giustizia della Svizzera abbia informato Uefa e Fifa circa il divieto di prendere provvedimenti nei confronti delle società fino a quando non si sarà avuto l’esito del ricorso presentato dal Tribunale di Madrid alla Corte di Giustizia Europea proprio riguardo la posizione di Ceferin.
Nel dettaglio, nessuna autorità calcistica potrà adottare “misure che proibiscano, restringano, limitino o condizionino in alcun modo” la creazione della Superlega.
Se tutto questo sarà confermato, quindi, Barcellona, Juventus e Real Madrid sarebbero al riparo da eventuali sanzioni con effetto immediato e vedrebbero come certa la partecipazione almeno alla prossima edizione della Champions League.
Non ci sarebbe quindi nulla da fare per il Napoli, che secondo indiscrezioni delle ultime ore avrebbe chiesto informazioni alla Uefa circa la possibilità di un ripescaggio in extremis proprio al posto della Juventus.
Quanto all’Uefa e a Ceferin sarebbe un colpo molto duro nella lotta contro i tre club “ribelli” e in particolare la stessa Juventus, il cui presidente Andrea Agnelli è stato nuovamente e pesantemente attaccato dal dirigente sloveno.