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Superlega, Ceferin: "Agnelli il peggiore, per me non esiste più"

Dopo la dura presa di posizioni di Andrea Agnelli, ecco la risposta immediata del presidente della UEFA Ceferin, in una questione che ormai sta diventando una gara a chi la spara più grossa.

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Sembra che ormai, da un mese a questa parte, sia in corso una specie di gioco a chi la spara più grossa, a chi abbaia di più contro l’altro, tra il Presidente della UEFA Alexander Ceferin e i 3 club ribelli che ancora non hanno rinnegato la Superlega. Più di tutti, Ceferin ce l’ha col Presidente bianconero Andrea Agnelli, persona che lo stesso numero 1 della UEFA considerava fidata per poi voltargli le spalle. Guardandola da questo punto di vista, la rabbia è più che comprensibile, oltre alla delusione, ma sembra proprio che Ceferin stia davvero perdendo la misura. 

Allo stesso tempo è vero anche che lo stesso Agnelli non fa mai nulla per abbassare la tensione tra le parti. Proprio ieri, in occasione della conferenza stampa di addio a Fabio Paratici, dirigente al fianco di Agnelli per gli scorsi 11 anni, il nipote dell’Avvocato non ha mancato di mandare una dura frecciata a Ceferin e alla UEFA in generale. Riportiamo qui le sue parole:

“La Superlega non è stato un tentativo di un colpo di stato, semmai un grido d’allarme disperato di un sistema che s’indirizza verso l’insolvenza. Il progetto Superlega è stato fin da subito condizionato alla preventiva approvazione da parte della Uefa, con dichiarazioni arroganti che hanno esercitato indebite pressioni su alcuni e con richieste di esclusioni per i tre club che non si sono voluti piegare. Peraltro in totale spregio del tribunale di Madrid. Le basi legali dei ricorsi sono fondate ma il desiderio di dialogo con Uefa e Fifa è immutato. Gli altri sport ci indicano la via, come il basket. Juventus, Real Madrid e Barcellona sono determinate a raggiungere una riforma delle competizioni, lo facciamo anche per i club che ci hanno mostrato solidarietà: conosco tanta gente in Uefa e so che non tutti la pensano così”.

Apriti cielo. Proprio non è andata giù questa nuova uscita a Ceferin, che intervistato da So Foot, ha condannato in toto il comportamento del presidente della Juventus Andrea Agnelli, uno dei principali fondatori della Superlega:

“Pensavo fossimo amici, ma mi ha mentito in faccia, convincendomi che non avevo nulla di cui preoccuparmi, e il giorno prima aveva già firmato tutti i documenti necessari per lanciare la nuova competizione. Non ho mai avuto grossi sospetti, anche perchè quando una persona entra in ufficio dicendo “no, no, sono tutte stronzate”, è difficile non credergli. Io divido i personaggi principali di questa iniziativa in tre categorie. Metto prima Agnelli. È personale. Per me questa persona non esiste più”.

Botta e risposta tra due soggetti che, allo stato attuale delle cose, possono decidere ormai poco o nulla sul futuro delle competizioni europee. Questo perchè ora la battaglia si sposterà nelle aule di tribunale, dato che l’esecutivo della UEFA non può giudicare se stesso, ovviamente, ma deve affidarsi al proprio tribunale, assolutamente indipendente dalla parte di cui Ceferin fa capo.

Come se tutto ciò non bastasse, è di oggi la notizia che arriva dalla Spagna, e in particolare dal Tribunale di Madrid. Secondo quanto riportato in Spagna da El Confidencial, che la settimana scora pubblicò i contratti firmati da tutti i club fondatori della Superlega, il tribunale commerciale di Madrid ha fatto recapitare sulle scrivanie dei piani alti di UEFA e FIFA l’ordinanza che vieta di operare sanzioni nei confronti di Juventus, Real Madrid e Barcellona, i tre club ancora dentro il progetto Superlega.

La storia sarà ancora lunghissima e piena di carte bollate, ma è davvero una storia molto triste, ed una sconfitta vera e propria per tutti.

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