Il commissario tecnico della Nazionale di ciclismo Davide Cassani ai microfoni di Oasport.it si è così espresso sul Giro d’Italia: “Nibali ha perso il Giro per un errore di valutazione? Parlare dopo è sempre facile. Nibali pensava che Carapaz non fosse un corridore così forte. La caduta di Orbetello, con quei 45″ persi, ha dato più spazio all’ecuadoriano, poi però è stato bravo, perché in salita non lo hanno mai staccato”.
Secondo Cassani Nibali ha ancora molto da dare: “Io penso che sia ancora in grado di vincere. Nonostante i 34 anni, ha ancora tanta fame. Ha grinta e questo lo rende tra i più forti al mondo nelle corse a tappe, sono convintissimo che potrà ancora giocarsi podi e vittorie”.
La crescita di Ciccone: “Mi è piaciuto molto, ha dimostrato di essere forte vincendo la tappa del Mortirolo e finendo terzo nella penultima frazione sulle Dolomiti che era molto dura. Ha temperamento e anche recupero. Penso che sia sulla buona strada, è giovane. Il suo problema è la cronometro, un vero tallone d’Achille. Per lui sarà un problema se verranno disegnati dei Giri d’Italia con tante prove contro il tempo. In salita però ha dimostrato di essere bravo. E’ cresciuto tantissimo in un anno. Dal 2020, con Vincenzo Nibali nella stessa squadra, potrà imparare qualcosa, correre con i grandi campioni è un grande vantaggio. Ciccone ha 24 anni, ricordiamo che Nibali iniziò a vincere a 26”.
Formolo: “Sinceramente mi aspettavo di più. Mi è piaciuta la tenacia, si è messo anche a disposizione di Majka, però non puoi andare con quei rapporti così duri in salita se vuoi fare classifica. Serve pedalare in agilità”.
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