Attimi di follia nella gara di serie D tra Cassino e Savoia con il finale di primo tempo che si è trasformato in uno scenario di guerra allo stadio Salveti della città laziale.
Cassino-Savoia: l’invasione di campo
Nei minuti finali del primo tempo alcun tifosi della squadra ospite infatti sono riusciti a invadere il campo, un gruppo di tifosi è riuscito a entrare in campo e si è diretto verso il settore occupato dal tifo della squadra di casa ma senza riuscire a entrare in contatto. In quel momento però è cominciato il lancio di fumogeni e bombe carte. E’ stato fondamentale l’intervento della Polizia per riportare la calma in campo e dopo circa 20 minuti le due squadre sono riuscite a tornare a giocare con il match che è finito 3-1 per i padroni di casa che si sono presi anche la vetta della classifica nel girone G.
Ad avere la peggio sono stati due tifosi del Cassino che al termine della partita sono finiti al pronto soccorso dell’Ospedale Santa Scolastica con uno dei due che sarebbe stato colpito alla testa con una mazza da baseball.
Il comunicato di Emanuele Filiberto di Savoia
Sull’episodio avvenuto a Cassino interviene anche il presidente del Savoia, Emanuele Filiberto, con un comunicato pubblicato sulla pagina social del club: “Il sottoscritto a titolo personale ed a nome del Savoia Calcio, intende stigmatizzare e denunciare il comportamento scellerato ed irresponsabile di alcuni teppisti che si erano confusi tra i tifosi veri della nostra squadra. Il comportamento di cui si sono resi protagonisti questi personaggi, che infangano il nome di Torre Annunziata e nulla possono avere a che fare con i nostri appassionati sostenitori, è stato un atto idiota e fortunatamente senza conseguenze, anche grazie al fattivo intervento dei nostri tesserati affinché gli stessi venissero riportati quanto prima sugli spalti dello stadio Salveti che ha dimostrato, va detto, di essere inadeguato ad ospitare un numero sostenuto di fan come accade quando gioca il Savoia in trasferta: il cancello dal quale sono penetrati i vandali per la loro scorribanda sul terreno di gioco, non era dotato di una solida chiusura e non era adeguatamente sorvegliato”.
“Ciò non toglie il nostro desiderio di fare luce sull’accaduto, perché come abbiamo sottratto la proprietà del Savoia dalle mani della camorra, allo stesso tempo siamo pronti a collaborare con le forze dell’ordine per individuare i responsabili di un gesto che mal si concilia con i principi di correttezza, lealtà e sportività che caratterizzano il nostro sodalizio. A tal proposito chiediamo a chi fosse in possesso di video grazie ai quali sia possibile risalire all’identità dei teppisti, di consegnarli a noi, per poi utilizzarli affinché vengano irrorate ai responsabili le adeguate sanzioni. È forte il desiderio di estirpare definitivamente queste metastasi che non riusciranno a rovinare il nostro progetto di sport e di crescita per la città di Torre Annunziata”.