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Ceccon, polemico sulla differenza tra lui e Sinner: “Siamo pesci piccoli”. Poi l’ammissione dopo le voci su Kalinskaya

Thomas Ceccon si racconta in una lunga intervista a Repubblica nella quale si parla anche dei soldi e delle differenze tra nuoto e tennis. A Singapore è uno dei più attesi

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Campione, personaggio e sex symbol: uscire dalla vasca ed essere riconosciuto non è una cosa scontata. Lo è adesso per Thomas Ceccon in virtù dei clamorosi risultati che ha conquistato negli ultimi anni nel nuoto ma anche per il suo essere un personaggio fuori dagli schemi fuori dalla vasca.

Le differenze con Sinner

Il paragone con Sinner è diventata una costante nel corso degli ultimi mesi, tocca a quasi tutti gli atleti italiani di altissimo livello ma forse di più a Ceccon anche perché lui stesso ha tirato fuori l’argomento. Di certo il tennis e il nuoto viaggiano su due dimensioni parallele per quanto riguarda l’interesse del pubblico e l’aspetto economico. E nella sua intervista a Repubblica, Ceccon non si tira indietro: “Chi vince Wimbledon guadagna 3 milioni di euro, meritatissimi, ma non c’è confronto con una gara di nuoto dove se va bene prendi 15mila dollari. E dove magari ti confondono con un altro. Siamo squali ma restiamo pesci piccoli”.

Poi un messaggio anche polemico verso chi racconta lo sport: “Sono diventato fan di Sinner anche perché ogni suo incontro è ben segnalato. Il tennis è uno sport seguitissimo da sponsor e tv, è quasi a ciclo continuo, resta per ore e per giorni sul piccolo schermo”.

La scelta Australia

Dopo le Olimpiadi, Ceccon ha scelto l’Australia per ricaricare le batterie in vista dei Mondiali e della nuova stagione e ora rivela: “Avevo bisogno di staccare. Volevo svuotarmi la testa. In Australia tutto è sembrato più leggero, riuscivo a dormire meglio. All’alba andavo a fare surf, ma soprattutto ho imparato ad aprirmi con le persone, a chiedere come stanno. Ho scoperto il valore della gentilezza e dei piccoli gesti. In Italia, appena sono tornato, ho sentito un’atmosfera più dura e più maleducata”.

L’ammissione sulla vita amorosa

Dopo l’esperienza in Australia, ora Ceccon sembra pronto a cambiamenti importanti anche nella sua vita personale. E ammette di avere il desiderio di qualcuno che lo aspetti a casa: “Non ho fretta, anche perché con i miei orari da nuotatore è difficile a meno che non sia una collega. Fare l’atleta e il fidanzato è dura, hai ritmi anomali che non puoi imporre e forse anche diversi orizzonti. Non trovo giusto che resti a casa ad aspettarmi senza avere un’occupazione o interessi”. E forse non è un caso che queste parole siano arrivate dopo che negli ultimi giorni si è parlato di una simpatia, magari solo a mezzo social, con la tennista russa Anna Kalinskaya. E di nuovo i paragoni con Sinner…

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