Per il suo Brescia può essere l’ultima spiaggia per lottare ancora in chiave salvezza, ma patron Massimo Cellino non sarà in quel di Bergamo per la sfida contro l’Atalanta. L’ex presidente del Cagliari è stato infatti vittima di un tentativo di furto nella giornata di domenica, nella quale ha rimediato una forte botta al naso.
Cellino è infatti venuto a contatto con due malviventi che hanno tentato di rubargli l’orogolio in quel di Padenghe sul Garda, comune in provincia di Brescia. Nessuna frattura, ma osso incrinato e naso gonfio e dolorante per il presidente sardo, da alcuni anni numero uno delle Rondinelle.
Al Corriere della Sera, Cellino ha raccontato la sua disavventura: “Ero in auto e ho visto davanti a me uno sulla moto, con il casco sul serbatoio e la mascherina in faccia, quando ho fatto scattare l’apertura dell’auto si sono aperti anche gli specchietti e ho visto un’altra persona arrivare alle mie spalle, col casco in mano. Ho appena avuto il tempo per reagire, girarmi e afferrare il casco per evitare che me lo desse in testa”
Cellino, che era andato al supermercato per prendere le batterie per un pedale di una delle sue amate chitarre elettriche, ha evidenziato di come l’aggressore sia fuggito, ma non il complice: “Sono riuscito ad avvicinarmi e prima che scappasse l’ho colpito con un paio di calci. Mi diceva in francese di smetterla “.
Il presidente del Brescia ha partecipato all’assemblea di Lega, nonostante tutto: “Sembro un pugile, il naso è gonfio e fa male. È venuto un medico a casa e me l’ha sistemato. Non mi ero neppure accorto di essermi fatto male, ho capito quando sono rientrato a casa, dalla faccia di mia moglie quando mi ha visto, che c’era qualcosa che non andava. Ero tutto sporco di sangue in faccia”.
Più che impaurito, Cellino era furioso: “Non ricordo nemmeno quando sono rimasto ferito, se durante la colluttazione con uno dei due o se ho sbattuto nella portiera dell’auto. Ero talmente arrabbiato che sono salito in auto e me ne sono andato senza nemmeno sporgere denuncia”.