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Che fine ha fatto Nappi: dalla Foca Monaca al fermo coronavirus

Giramondo del calcio: dal grande numero in campo internazionale ai conti con il Covid-19 che lo tiene bloccato in Italia

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Che fine ha fatto Nappi: dalla Foca Monaca al fermo coronavirus

Bloccato in Italia. Lontano dalla “sua” Cina in piena emergenza coronavirus. Tra due fuochi, verrebbe da dire focolai con un po’ di macabro cinismo, Marco Nappi. Il mitico “Nippo Nappi” di “gialappiana” memoria. Zingaro del calcio prima di Ibrahimovic. Che dopo una carriera da calciatore operaio in provincia, ma spesso e volentieri ad alti livelli, ha trovato la sua dimensione, e la gloria, da allenatore proprio in Oriente, in quella Cina che ora soffre, come l’Italia, a causa del Covid-19.

Nippo Nappi e La Foca Monaca

Per molti è passato alla storia del calcio per il numero della Foca Monaca, rimasto negli annali e cliccatissimo su Youtube. Perché fatto in campo internazionale. Con la maglia viola. In un lontano Fiorentina-Werder Brema di Coppa Uefa 89/90. Nappi dopo un contrasto nella sua area portò avanti il pallone con la testa ma se la ritrovò di fatti incollata alla fronte tanto da percorrere quasi 40 metri, non palla al piede, ma palla in testa, con dei piccolissimi palleggi tanto da irretire gli avversari che lo sgambettarono quando oramai era arrivato a centrocampo. Irripetibile. La Gialappa’s Band si inventò per lui il nomignolo simpatico di “Nippo” Nappi. È anche questa è storia.

“Una vita da mediano”

Una carriera da onesto gregario, col vizio del gol, a cui piaceva ritagliarsi fette meritate da protagonista. Calcando i campi di provincia con qualche puntatina nelle grandi città. Non vedrà mai il calcio metropolitano. Chissà nelle rose allargate di oggi avrebbe forse trovato anche un posto al sole, chissà… Difficile elencare tutte le squadre in cui ha giocato. Ci proveremo… Partenza dalle giovanili della Lazio, quindi Urbe Tevere. Poi il primo impatto col calcio “pro” da Ravenna a Cesena fino alla Vis Pesaro. Nell’estate del 1988 passò al Genoa, sempre in Serie B, e fu fondamentale con 7 reti contribuendo alla promozione dei liguri guidati dal prof Scoglio in Serie A e la vittoria della Coppa Anglo Italiana. Il tour per l’Italia continua a Brescia, quindi la parentesi alla Fiorentina dove, con Roberto Baggio, proprio nella stagione del numero della Foca Monaca, gioca la finale di Coppa Uefa, persa senza fortuna con la Juventus.

Il viaggio di Nappi prosegue a Udine, Ferrara con la maglia della Spal e lo riporta al Genoa dove si riconferma con la maglia dei grifoni ritrovando anche Scoglio. Tante presenze e tanti gol. Un’altra breve parentesi al Brescia e poi l’Atalanta per due stagioni. Torna in B con la Ternana e dà una mano al Como a tornare in serie A. Quindi il finale di carriera tra Savona, Carrarese, Cuneo e Sestri Levante.

L’amicizia con Borgonovo

Lo abbiamo visto diverse volte in tv come opinionista, non solo nelle tv locali. Spesso ospite di Quelli che il calcio… e per qualche stagione nella squadra di opinionisti di Mediaset Premium. Grande cuore è stato in prima linea nell’aiutare il suo ex compagno Stefano Borgonovo nella difficile lotta contro la Sla. Per lui organizzò un grande derby-amichevole di beneficenza a Marassi tra vecchie glorie di Samp e Genoa, “Uniti contro la SLA” il 27 marzo 2009.

Il calcio di ieri e di oggi

In un post su Facebook, recentemente, Nappi ha parlato del calcio cambiato “Il calcio era passione: se volevi, andavi in curva con i tuoi tifosi, se volevano fare una foto, scendevi dalla macchina, se ti invitavano in un club andavi senza problemi, senza chiedere, un mese prima l autorizzazione. vivevi i momenti belli e brutti ,con chi ti incitava tutte le domeniche, chi ti seguiva ovunque, chi ti chiedeva una maglia un autografo e tutto il resto!! nostalgia di tutto, fiero di avere giocato il calcio vero!!”

Da giocatore a Mister, il successo in Cina

Appese le scarpette al chiodo, Nappi si siede in panchina ad allenare. Comincia dalle giovanili del Figenpa, nel genovese, poi Savona. Nel luglio 2014 il primo incarico con il Comprensorio Montalto (Calabria), in Serie D. Torna alle giovanili e con la Berretti del Livorno si laurea campione d’Italia. Nel 2017/18 guida il Pomigliano (Campania) in Serie D.
Nel 2019 la svolta della sua carriera. Accetta la chiamata dalla Cina. Ed è subito vincente con la formazione cinese Under 16 del Lyaoning fc College conquistando la Coppa del Governatore. La scorsa estate viene promosso alla guida del BSU Beijing Under 17, la cui prima squadra milita in B. I suoi risultati lo hanno portato ad ottenere il titolo di miglior allenatore del 2019 a livello di college

Coronavirus, bloccato in Italia

Anche Nappi sta risentendo degli effetti del coronavirus. Fortunatamente non dal punto di vista della salute ma logistico. Come ha raccontato in una recente intervista a Il Posticipo è rimasto bloccato in Italia e non può, per il momento tornare in Cina dove comunque il campionato è fermo proprio per l’emergenza Covid-19. Raggiunto da noi, Nappi ci ha ragguagliato della situazione: “Devo tutti i giorni, comunicare la mia posizione e le mie condizioni di salute e aspettare che mi diano il via loro per il ritorno!”. Gli auguriamo di cuore di tornare al più presto in Cina, vorrà dire che tutto sta tornando o è tornato alla normalità.

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