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Chi è il ct Milena Bertolini: l'impegno in politica e la lotta al maschilismo

Conosciamo meglio il commissario tecnico della Nazionale Femminile di calcio, Milena Bertolini: il calcio giocato, la carriera d'allenatore, i successi con le azzurre e il suo impegno per l'affermazione del calcio femminile

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Dal 2017 saldamente sulla panchina dell’Italia, determinante il suo lavoro per la svolta internazionale della Nazionale Femminile. Il ct Milena Bertolini non è solo l’allenatrice delle azzurre ma è una donna che con la sua opera, dentro e fuori dal campo, sta contribuendo alla svolta del calcio femminile in Italia con l’abbattimento dei luoghi comuni e soprattutto di un maschilismo imperante.

Milena Bertolini: chi è, gli inizi nel calcio

Milena Bertolini è nata a Correggio in provincia di Reggio Emilia il 24 Giugno del 1966. Diplomata in Educazione Fisica (1993), fin da ragazzina si appassiona al mondo dello sport (ha praticato atletica) ma soprattutto del calcio che inizia a praticare con la locale U.S. Correggese, giocando in formazioni miste nel campionato gestito dal Centro Sportivo Italiano (CSI) fino ai diciotto anni d’età. Laureata in Scienze Motorie nel 2001 a Bologna.

Ruolo e carriera da calciatrice del ct Bertolini

Il suo ruolo è difensore centrale. Nel 1984 è avvenuto il salto di qualità e Milena ha iniziato a giocare con la sua prima squadra femminile, l’A.C.F Reggiana contribuendo alla promozione in Serie A due anni più tardi. Colleziona 15 stagioni nella massima categoria italiana con le maglie di Reggiana, Modena, Prato, Sassari, Bologna, Agliana, Fiammamonza, Pisa e Verona centrando 3 scudetti, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa italiana.

Dal campo alla panchina: Bertolini allenatore

Apprese le scarpette al chiodo, la Bertolini ha cominciato una nuova e promettente carriera di allenatrice, nel 2001, entrando nello staff tecnico del suo ultimo club, il Verona, per poi l’anno seguente diventare allenatore della prima squadra. Ed è subito “double”: Scudetto e Supercoppa italiana. Dal 2004 passa sulla panchina della Reggiana, dove resta per 7 stagioni, vincendo la Coppa Italia nel 2010. Si trasferisce al Brescia nel 2012 e al club biancazzurro sono legati i suoi maggiori successi da tecnico: in 5 anni, infatti, conquista due scudetti e due supercoppe italiane, guidando le “leonesse” fino ai quarti di finale della UEFA Champions League 2016.

I modelli di allenatore della Bertolini sono Carlo Ancelotti: “Ha vinto tutto senza mai perdere di vista la persona», conterraneo di Reggiolo; Pep Guardiola: “L’ho studiato molto, sono stata nella cantera del Barcellona. Il suo è un calcio femminile. Ma attenzione: il tiki-taka l’abbiamo inventato noi donne”; il coraggio di osare di Zdenek Zeman: “Amavo il suo calcio propositivo al Foggia e la sua schiettezza”.

È una delle tre allenatrici italiane a possedere il titolo per allenare una squadra di Serie A maschile. Obiettivo che non ha mai nascosto di avere: “Assolutamente sì, è una mia ambizione”.

Bertolini, ruoli istituzionali: l’impegno in politica

Milena Bertolini, da sempre impegnata in favore della promozione dello sport, soprattutto tra le ragazzine e le donne, contro ogni forma di discriminazione, si è anche occupata di politica attiva. E’ stata infatti Assessore allo Sport e Servizi Sociali del Comune di Correggio (1994-1998) e consigliere provinciale a Reggio Emilia (1998-2002) nonché presidente della Fondazione per lo Sport del Comune di Reggio Emilia.

A livello calcistico invece ha ricoperto e ricopre tutt’ora diversi ruoli istituzionali all’interno della Federazione: Consigliere Federale della FIGC nel quadriennio 2000-2004 e ha fatto parte della Commissione FIGC per lo Sviluppo del Calcio Femminile operativa tra il 2013 e il 2016.

Milena Bertolini: il boom con la Nazionale

Milena Bertolini ha conseguito il patentino di Allenatore UEFA Pro dal 2011. Nel 2017, quando è subentrata ad Antonio Cabrini, la sfida era quella di riportare le Azzurre ai Mondiali di Francia 2019. Dopo due anni di lavoro intenso e allenamenti estenuanti, la Bertolini è riuscita nel suo intento e la Nazionale femminile ha raggiunto lo scopo che si era prefissato raggiungendo i quarti di finale e facendo scoprire il calcio femminile a tanti italiani.

Bertolini, il libro e la lotta al maschilismo nel calcio

Nel 2015 cura Milena Bertolini ha curato l’edizione italiana del libro Giocare con le tette. Un’antologia sui pregiudizi maschilisti e una riflessione sul sessismo che c’è nel mondo dello sport e in particolare del calcio. “Una denuncia contro il sistema calcio e alcuni suoi interpreti, raccontata con ironia”, si legge nella prefazione del testo. E ancora “Il titolo di per sé è un pregiudizio. ‘Come si fa a giocare con le tette?’ è la frase che noi calciatrici ci sentiamo dire spesso”.

La vita privata di Milena Bertolini

Si sa molto poco della vita privata del della Nazionale Femminile. Lei da questo punto di vista appare molto riservata e sui suoi profili social posta solo foto di lavoro e raramente momenti di vita fuori dal campo.

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