Chi è l'arbitro Maggioni di Lecco

Carriera, professione e caratteristiche tecniche del fischietto lombardo, uno dei giovani direttori di gara del massimo campionato.

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Il suo avvento in massima serie ha interrotto un vuoto che si protraeva addirittura da quasi settant’anni, riportando un fischietto della sezione di Lecco sui palcoscenici più prestigiosi del calcio italiano. Lorenzo Maggioni è uno dei “nuovi arbitri” che si sono affacciati stabilmente in serie A a partire dalla stagione 2020-21, quando le sezioni della Can di A e B sono state unificate. Una promozione meritata sul campo.

La carriera dell’arbitro Lorenzo Maggioni

Nato a Merate il 12 marzo 1984, residente a Montevecchia, Maggioni ha iniziato ad arbitrare a 18 anni, nel 2002, dopo aver brillantemente superato l’apposito corso. Nel 2009-10, dopo aver completato la trafila nelle categorie provinciali e regionali, è approdato alla Cai e l’anno dopo nella Can D. Nel 2014 ha ottenuto la promozione alla categoria successiva, la Lega Pro, per poi passare nel 2018 in serie B. Il debutto in A il 4 aprile 2019 in occasione della sfida tra Sassuolo e Chievo, vinta 4-0 dai neroverdi. Nella prima stagione in pianta stabile in massima serie ha totalizzato una sola direzione, più dodici in serie B e due in Coppa Italia.

Che mestiere fa l’arbitro Maggioni

Come riporta una stringata voce sul sito dell’Associazione Italiana Arbitri, Maggioni oltre alla sua attività di fischietto svolge la professione di impiegato. Non sono forniti ulteriori dettagli sul ramo professionale in cui opera il direttore di gara lombardo.

Arbitro Maggioni: stile e caratteristiche

Il 27 novembre 2019, nel corso di una lezione tenuta presso la sezione arbitrale di Aprila, è stato lo stesso Maggioni a illustrare il suo stile e metro arbitrale. “L’essere se stessi, senza dover imitare qualcun altro; la semplicità, in modo tale da non snaturare ciò che siamo; la comunicazione, intendendo il corpo come centro di comunicazione dell’essere arbitro e il concetto di squadra, fondamentale per un giusto approccio alla gara”. Fondamentale anche la capacità di gestione dell’errore: “L’arbitro cresce da quelle che sono le cicatrici e solo un confronto può portare alla propria miglioramento e apportare un valore aggiunto”.

Chi è l'arbitro Maggioni di Lecco Fonte: Ansa

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