Ricordati di santificare le feste. E se ti chiami Mathieu van der Poel, ricordati che c’è sempre qualche gara di ciclocross da vincere. Perché per il fuoriclasse neerlandese non c’è festa che tiene: vince anche a Santo Stefano a Gavere, nel terzo appuntamento stagionale sul fango (sin qui tre vittorie su altrettante uscite), ribadendo al mondo intero di essere una spanna sopra tutti. E dando così il benvenuto anche a Wout Van Aert, con il quale da domani ci sarà da affilare le armi nel primo confronto diretto stagionale nell’Exact Cross.
Due giri di attesa, poi il solito dominio
Quello che si presenterà sarà un MVDP tirato a lucido: la vittoria di Gavere ne è la riprova, perché la sensazione è stata quella di un’altra prestazione fuori portata per qualunque avversario. Alla fine chi sorride è anche Michael Vanthourenhout, leader di Coppa del Mondo, ottimo secondo di giornata e capace così di allungare su tutti i rivali nella rincorsa alla vittoria nella classifica generale. Terzo posto per Nys, campione europeo in carica: van der Poel ha rifilato rispettivamente a 26 e 41 secondi, riuscendo a prendersi il lusso di gestire le cose nelle ultime fasi di una gara mia in discussione.
Con questa fanno 165 vittorie in carriera nel ciclocross: l’iridato è oggettivamente fuori portata per chiunque, e punta dichiaratamente a proseguire il suo dominio nelle corse delle feste, fermo restando che il vero obiettivo stagionale rimane il mondiale di Lievin in programma a inizio febbraio.
Domani ecco Van Aert. E Mathieu arriva… in Lamborghini
Aspettando il primo confronto con Van Aert, MVDP a Gavere ha preferito andare del suo passo nel primo tratto di gara, evitando di strafare e cercando unicamente di preservare energie per la seconda parte della contesa. Su un fango infido, reso particolarmente scivoloso dalla pioggia caduta negli ultimi giorni, il neerlandese ha controllato la corsa prima di fare il vuoto a partire dal terzo giro, liberandosi della compagnia di Vanthourenhout e dando la sensazione di essere oggettivamente di un altro pianeta.
A quel punto la corsa è diventata una corsa di “sopravvivenza”, ma per gli avversari: van der Poel ha tenuto una trentina di secondi abbondanti di vantaggio e ha gestito senza spendere troppe energie, limitandosi a condurre in porto il risultato di giornata e cominciando a mettere nel mirino il primo confronto con lo storico rivale fiammingo. Ha dovuto però anche schivare un paio di scodate che lo hanno obbligato a mettere il piede a terra, senza per questo però finire per perdere di vista l’obiettivo di giornata.
A conti fatti, l’unica vera “notizia” di giornata è stata vedere MVDP arrivare a Gavere a bordo di una fiammante Lamborghini color arancio, un modo quantomeno originale per farsi notare. Tanto poi quando comincia la gara nessuno gli riesce a prendere la targa…