Il Milan ci ha pensato su, ma alla fine Hakim Ziyech è rimasto al Chelsea. Però per l’estroso marocchino non è un gran periodo. A Londra, dove nelle prime giornate di Premier League non è praticamente sceso in campo, ma soprattutto col Marocco, con cui la rottura, almeno per il momento, è diventata totale.
Ziyech non è stato convocato dal ct Vahid Halilhodzic per le due gare in programma in questi giorni contro Sudan e Guinea, entrambe valide per le Qualificazioni Mondiali a Qatar 2022. Il motivo? Un “comportamento inaccettabile”, come spiegato dall’allenatore in conferenza stampa. Tutto risale alla metà di giugno, quando Ziyech si è rifiutato di entrare a gara in corso contro il Ghana. Parzialmente perdonato 4 giorni dopo contro il Burkina Faso, è stato invece escluso dalle convocazioni successive.
“Il suo comportamento non è stato quello di un leader, di un giocatore che dovrebbe rappresentare un modello – le parole di Halilhodzic – Hakim è arrivato in ritardo, poi si è rifiutato di entrare in campo. La Nazionale viene prima di tutto”.
Secondo Halilhodzic, Ziyech ha finto un infortunio per non giocare la gara amichevole contro il Ghana dell’8 giugno. Si è accomodato in panchina e poi si è inizialmente rifiutato di entrare in campo nella ripresa, facendo comunque il proprio ingresso al 68′.
“Per la prima volta nella mia carriera di allenatore ho assistito a un simile comportamento – ha proseguito Halilhodzic – Un giocatore che si rifiuta di giocare una partita, anche se era solo un’amichevole, spiegando di essere infortunato. Lo staff medico ha svolto gli esami del caso, dichiarandolo abile e arruolabile. Non si può comportarsi così con la Nazionale”.
Non è la prima volta che Ziyech si trova al centro di un caso con il Marocco: già nel 2017 l’ex giocatore dell’Ajax era stato escluso dalla Coppa d’Africa dall’allora commissario tecnico Hervé Renard a causa di un comportamento non ideale durante gli allenamenti.