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Coronavirus, lo sport cambia: obbligo vaccinale in vista per gli atleti

Nessuna deroga per i professionisti dalle Faq del Dipartimento dello Sport: da gennaio servirà il green pass rafforzato, la discriminante sarà l'utilizzo o meno degli spogliatoi.

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L’Italia, come l’Europa intera, è nel pieno di una nuova ondata di Coronavirus. I bollettini quotidiani sui contagi toccano cifre quasi mai riscontrate, complice anche l’elevato numero di tamponi effettuati, nonostante la campagna vaccinale prosegua piuttosto spedita.

Il mondo dello sport non è certo immune, infatti fioccano le notizie di nuovi contagi tra gli sportivi professionisti e per qualcuno, come nel caso del centrocampista del Napoli Fabian Ruiz, si tratta addirittura del secondo contagio.

Coronavirus, torna la paura: lo sport verso la svolta

L’attività sportiva non sembra comunque destinata a fermarsi, per questo le istituzioni pensano a rendere più stringenti le norme per l’accesso agli impianti, per quanto riguarda gli spettatori, ma anche per gli atleti.

Come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, infatti, sembra prossima l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli atleti agonisti, compresi quindi i professionisti, per i quali non sono previste deroghe.

La notizia non è ancora ufficiale e non lo sarà a breve, ma si intuisce tra le righe delle Faq diffuse dal Dipartimento dello Sport, che ha espresso chiarimenti dopo le decisioni provenienti dalla Cabina di regia del Governo prima di Natale.

La novità più importante per il mondo dello sport riguarda il fatto che, dal 10 gennaio 2022, per l’accesso a palestre, piscine, spogliatoi e sport di squadra al chiuso, sarà necessario essere in possesso del cosiddetto “Green pass rafforzato”, che si differenzia rispetto a quello base perché viene rilasciato solo a chi è vaccinato o è già guarito dal Coronavirus, facendo quindi sparire la possibilità di sottoporsi ai tamponi.

Coronavirus, dal 10 gennaio green pass rafforzato anche per gli atleti

“A partire dal 10 gennaio 2022 – si legge nelle Faq – in zona bianca, gialla e arancione, l’accesso a eventi e competizioni sportivi (…), l’accesso a servizi e attività di piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso, nonché agli spazi adibiti a spogliatoi e docce (…), sarà consentito esclusivamente ai soggetti in possesso della cosiddetta certificazione verde rafforzata”.

Parole chiare anche circa il green pass spiegano: “È richiesto anche per gli atleti agonisti o di rilevanza nazionale che accedono ai servizi e attività per i quali la normativa lo prevede”.

Green Pass rafforzato per gli atleti, volley e basket chiedono tempo

La discriminante, quindi, riguarderà l’utilizzo o meno degli spogliatoi: per chi pratica sport all’aperto senza l’utilizzo di spogliatoi basterà ancora avere il green pass base (quello che si può ottenere anche con un tampone), per tutti gli altri e per chi svolge sport di squadra sarà richiesto quello rafforzato.

Se ne saprà di più nei prossimi giorni, ma la rivoluzionaria novità era già stata ventilata dal presidente della Figc Gabriele Gravina, mentre i colleghi di basket e volley, Gianni Petrucci e Giuseppe Manfedi, avevano chiesto tempi meno stretti per proteggere lo sport di base, dove la percentuale di atleti vaccinati è di molto inferiore rispetto ai campionati maggiori.

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