Quella di ieri non è stata affatto una serata tranquilla per Inter e Napoli, dopo le rispettive gare contro Borussia Dortmund e Salisburgo sia l’ambiente nerazzurro che quello partenopeo sono stati scossi dalle spaccature all’interno delle due società: l’attacco di Conte a Marotta per l’Inter, “l’ammutinamento” dei giocatori nei confronti della società e il silenzio di Carlo Ancelotti in casa Napoli.
Bufere che non hanno motivo di esistere per Giuseppe Cruciani, che su Twitter ha attaccato tutti i protagonisti del rocambolesco post-gara di ieri, a partire da Antonio Conte.
ATTACCO A CONTE… Il giornalista ha dedicato un tweet all’allenatore dell’Inter, accusandolo di fatto di poca coerenza. “Conte attacca i dirigenti(per la rosa corta). Bah. Ma non lo sapeva a settembre?”, scrive Cruciani, alludendo al fatto che sono trascorsi due mesi dalla fine del mercato e che ne manca più di uno e mezzo a quello di gennaio.
“Sempre la stessa cantilena attacca – scrive Lucy dando man forte a Cruciani -, Conte faceva lo stesso alla Juve, poi al Chelsea, ora all’Inter… è una roba insopportabile. È sempre colpa degli altri, lui fa sempre il massimo possibile con il poco che gli danno”.
“Ti sorprendi? – aggiunge Nonleggerlo – Questo è Conte, nel bene e nel male. Ne avesse tre in più, troverebbe altri modi per tenere tutte le componenti (società, calciatori, tifosi, magazzinieri etc.) tirate a mille”. E Cruciani replica: “Bah. Non è che questo giochino funzioni sempre”.
…E AL NAPOLI. In un secondo tweet il giornalista se la prende poi anche con Carlo Ancelotti. “Inter e Napoli ancora in corsa per la qualificazione – scrive Cruciani – ma uno attacca la società (Conte), l’altro (Ancelotti) lascia lo stadio senza dichiarare nulla. Follie”.
E folle è definito anche il comportamento dei giocatori del Napoli, che hanno rifiutato di tornare in ritiro dopo il pareggio con il Salisburgo. “A Napoli sembra, e dico sembra, che giocatori pagati profumatamente da una società si siano rifiutati di proseguire il ritiro ordinato da chi li stipendia. Una specie di ammutinamento. Ulteriore follia”, scrive Cruciani.
“Condivisibile o meno il ritiro – il commento del follower Paolo – i giocatori sono dipendenti privati di un’azienda e come tali devono assumersi oneri e onori, oltre dare il buon esempio ai comuni lavoratori , che brancolano nel buio per pagare tasse altissime, a differenza loro”.
Renato, invece, se la prende con il presidente del Napoli: “L’incontinenza verbale di De Laurentiis ha mietuto l’ennesima vittima e, purtroppo per lui, stavolta gli è capitato addirittura in casa.. Alla fine è sempre molto interessante vedere quando qualcuno gli risponde di no”. E Giancarlo affonda il colpo con sarcasmo: “Colpa della Juve, degli arbitri e del var, i giocatori erano ancora sconvolti dopo quello successo con l’Atalanta”.