C’è davvero che la Serie A possa ripartire senza il Var? L’ipotesi avanzata dal presidente dell’Aia Marcello Nicchi non convince Luca Marelli, ex arbitro e oggi attento commentatore di tutto ciò che riguarda il mondo arbitrale.
A suo parere, se il campionato dovesse ripartire non ci sarebbe alcun problema a ripristinare il sistema di video-assistenza per gli arbitri, a differenza da quanto dichiarato dal capo dei direttori di gara italiani.
L’attacco di Marelli
“Nicchi riesce regolarmente ad infarcire i suoi interventi di assurdità – ha scritto Marelli in un tweet dai toni piuttosto duri – Se il campionato dovesse riprendere, il VAR ci sarà regolarmente”.
Per Marelli, infatti, le sale in cui sono sistemati gli assistenti del direttore di gara presenterebbero tutte le condizioni di sicurezza necessarie per lavorare. “Ventilare l’ipotesi di Serie A senza VAR è senza senso – ha aggiunto Marelli -: lavorano in un ambiente chiuso ma non esattamente in una topaia nel seminterrato…”.
La polemica divampa
Il tweet dell’ex arbitro scatena i commenti dei suoi follower, la maggior parte dei quali concordano con lui. “Allora anche le regie televisive non dovrebbero lavorare, seguendo il ragionamento di Nicchi”, scrive Fabio.
E Giacomo concorda: “Una frase del genere significa anche “La Serie A riprenderà senza riprese TV”, perché dentro al camion regia ci stanno minimo una decina di persone in 10 metri quadri…”.
Enzo, invece, allarga il discorso alla gestione degli arbitri da parte di Nicchi. “La riforma del sistema arbitrale italiano, che ha prodotto un numero di mediocri senza precedenti, è una delle più urgenti. La gestione Nicchi è fallimentare, al di là del Var e del suo uso”.
Rosario, invece, torna sull’argomento con un’accusa precisa: “Piuttosto, se avessero fatto la sala VAR a Coverciano, annunciata a marzo 2019, oggi non ci sarebbero questi problemi”, scrive il follower, beccandosi il “Bravo!” di Marelli.