Adnkronos ha riportato le parole di Cordiano Dagnoni, presidente della Federciclismo: “Il 2021 per il ciclismo è stata un’annata straordinaria, qualcosa di eccezionale che neanche le più rosee aspettative facevano presagire. Guardandomi intorno vedo successi e crescita in qualsiasi discilplina: le Olimpiadi soprattutto, certo, ma anche l’oro mondiale di Elisa Balsamo, conferma di un ciclismo giovanile ormai maturo; per non parlare del mondiale Bmx juniores vinto dal diciottenne Marco Radaelli. Trovo fondamentale per la crescita in generale del movimento la Bmx, mezzo di ingresso per i giovanissimi nelle competizioni”.
Dagnoni ha scelto però la gara top del 2021: “Il momento che mi ha fatto saltare sulla sedia è stata l’incredibile vittoria del quartetto olimpico di pista a Tokyo: anche il Cio l’ha indicato come evento sportivo dell’anno, e vederlo accadere lì, davanti ai miei occhi e a quelli di Giovanni Malagò, ci è sembrato qualcosa di incredibile, dallo svantaggio all’oro…”, con tanto di record mondiale del quartetto Filippo Ganna, Simone Consonni, Jonathan Milan e Francesco Lamon
Ma per Dagnoni tanti momenti sono da ricordare: “L’oro di una ritrovata Letizia Paternoster e l’argento del quartetto femminile Elisa Balsamo, Chiara Consonni, Martina Alzini e Martina Fidanza ai Modiali di Roubaix: gruppo formidabile el in crescita, come gli uomini, che a Parigi 2024 ci darà soddisfazioni. La chicca: la vittoria di Sonny Colbrelli alla Parigi Roubaix, ottenuta in quel modo e con quelle condizioni. Vittoria talmente prestigiosa da lasciare a bocca aperta”.