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Dal dramma alla gloria: Thomas Ceccon torna sull'incubo bullismo

Dopo le anticipazioni del padre, il nuotatore vicentino, star dei Mondiali di Budapest, ha fornito altri dettagli sull'esperienza subita a 17 anni al tempo dell'esordio in nazionale: "Non mi sono piegato a nessuno".

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I mondiali di nuoto 2022 di Budapest andranno in archivio come l’edizione più ricca di sempre per l’Italia a livello di medaglie. Uomini e donne, in piscina e in mare aperto, sincronizzato e sport di squadra, le soddisfazioni sono state tantissime, anche inattese, proiettando ormai il nuoto azzurro ai vertici del movimento mondiale.

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Il tutto a un mese dagli Europei di Roma, dove ci si aspetta una pioggia di podi ancora più consistente. Gli atleti simbolo delle due settimane di Budapest per i colori azzurri sono stati Gregorio Paltrinieri e Thomas Ceccon, ovvero l’esperienza e la gioventù, la certezza di chi va a podio a livello internazionale da ormai 10 anni e la freschezza di chi sembra pronto ad aprire un’era di successi anche grazie alla propria duttilità.

Il fondista carpigiano ha vinto quattro medaglie, tra i quali l’oro nei 1500 e nella 10 km, il vicentino due, ma pesantissime, l’oro con record del mondo nei 100 dorso e quello nella 4×100 mista. Una doppia soddisfazione che proietta Thomas tra gli interpreti più eclettici a livello internazionale, qualità alle quali il classe 2001 aggiunge quella tendenza a essere personaggio anche fuori dalle piscine, grazie al proprio look, che ne fa uno dei nuovi simboli dello sport italiano.

Eppure i primi passi nel nuoto di Ceccon non sono stati semplici a causa del bullismo subito da giovanissimo proprio in nazionale.

Ceccon e la drammatica esperienza del bullismo

Un’esperienza della quale ha parlato lo stesso atleta in un’intervista a ‘Il Giornale’, poche ore dopo che il padre aveva affrontato il delicato argomento a ‘La Repubblica’: “C’era un gruppo di atleti che avevano dieci anni in più – aveva dichiarato Ceccon senior – Facevano scherzi di cattivo gusto. I grandi non hanno accettato né Burdisso né Thomas, forse perché non riservavano il rispetto che si aspettavano. Ma mio figlio è così, per fortuna adesso l’Italia è un bel gruppo”.

Queste invece le parole di Thomas: “Ho sofferto, ho fatto ancora più fatica a integrarmi. Forse perché ero l’ultimo arrivato e anche molto giovane, avevo 16 anni e qualcuno ne aveva almeno 15 in più. Non sono riuscito a inserirmi in quel gruppo e io di certo non ho pensato di essere accomodante solo per fare un piacere a qualcuno ra non c’è più nulla di tutto questo, vedo un gruppo coeso e senza competizione interna nonostante siamo tutti ragazzi forti. e per fortuna appartiene ormai al passato”.

Thomas Ceccon e l’ammirazione per Federica Pellegrini

Ceccon non fa ovviamente i nomi, ma a proposito di miti del recente passato spende parole dolci per la corregionale Federica Pellegrini: “Vorrei confrontarmi con lei, l’ho vista intere giornate sbattersi in vasca senza patire la sofferenza. Una campionessa incredibile. Il giorno del mio arrivo a Verona lo ricordo ancora, lì avevo capito che stavo cominciando a diventare grande e il futuro sarebbe stato tutto nelle mie mani. Direi che fu proprio un bel bagno di consapevolezza”.

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