Ha fatto clamore la medaglia di bronzo alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang conquistata da Mark McMorris, snowboarder canadese che poco meno di un anno fa è stato a un passo dalla morte dopo un terribile incidente in allenamento.
Il ragazzo, 24 anni, già vincitore di 4 medaglie d’oro in slopestyle agli X Games di Aspen e una medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Sochi, il 28 marzo 2017, mentre si stava allenando a Whistler, nella canadese British Columbia, sbagliò la fase di atterraggio finendo violentemente contro un albero. Le sue condizioni furono considerate subito gravissime: a causa della nebbia, ci furono grandi difficoltà per portare i primi soccorsi all’atleta che rimase praticamente un’ora e mezza tramortito nella neve, dopo lo schianto.
Una esperienza terribile che Mark ricorda così: “Il primo pensiero, mentre ero sdraiato vicino all’albero, è stato che non avrei mai più potuto usare lo snowboard. Ero sveglio e aspettavo. Ricordo tutto il tempo dell’attesa sperando di sopravvivere. Mi faceva male la mascella e vomitavo. Poi non appena l’elicottero è arrivato, 90 minuti dopo, ho perso conoscenza. Pensavo che sarei morto”.
Elitrasportato d’urgenza in ospedale, gli furono riscontrate addirittura 17 gravi fratture (mascella, braccia, costole) e una milza spappolata. Ma McMillar non si è arreso, si è rimesso in piedi ed ha conquistato la qualificazione ai Giochi. Quindi ha centrato il clamoroso podio nella gara di domenica: “Niente mi dà la stessa gioia dello snowboard. Tornato pienamente in forma non avrei mai perso l’occasione di riprovarci”, ha spiegato dopo la gara.
Una gara storica: a vincere l’oro è stato un 17enne americano, Redmond Gerard, primo nato dopo il 1999 a finire sul gradino più alto di un podio olimpico invernale.
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