Matthijs De Ligt ha iniziato quest’anno la sua seconda stagione tra le fila della Juventus ed è già diventato una colonna insostituibile della retroguardia bianconera che aveva intravisto le sue grandi potenzialità prelevandolo dell’Ajax.
I bianconeri si godono il difensore olandese, che al ‘Telegraph’ ha parlato della sua scelta di unirsi ai bianconeri, mettendo da parte le tante offerte che aveva. “Ho fatto come a scuola in matematica, ho messo a confronto pro e contro, alla fine ho scelto la Juventus. In ogni partita devo dimostrare di essere all’altezza. Se puoi difendere in Italia, puoi farlo ovunque. Sono dove voglio essere, dove posso imparare di più. Ci sonno giocatori di esperienza come Chiellini e Bonucci, ma anche Buffon e Ronaldo. Guardo cosa fa Cristiano, come si tiene in forma. Gli chiedo consigli”
Impossibile non parlare di un compagno di reparto come Buffon: De Ligt sottolinea il suo spirito e la sua forza, la sua capacità di non sentire i 43 anni (compiuti) a gennaio e riuscire ad andare avanti: “Buffon potrebbe essere mio papà. È divertente perché il modo in cui si comporta non è quello di di uno che ha il doppio dei miei anni, è la sua forza, il perché gioca ancora. Ha la testa di un ventinovenne”.
E poi c’è Aaron Ramsey, il compagno con cui De Ligt ha legato di più anche fuori dal campo. I due sono arrivati insieme nell’estate 2019. “Forse sono stato più io ad aiutarlo ad ambientarsi: ho imparato l’italiano prima di lui. Ci siamo aiutati a vicenda”.