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Mondiali Nuoto 2023 Fukuoka: l'Italia in vasca chiude con un oro, quattro argenti e un bronzo

I mondiali di nuoto 2023 in tempo reale: ottavo e ultimo giorno di vasca a Fukuoka e altre medaglie. In programma dalle 13 sette finali

Ultimo aggiornamento:

Auden Bavaro

Auden Bavaro

Giornalista

Lo sporco lavoro del coordinamento: qualcuno lo deve pur fare. Eppure, quando ha modo di pigiare le dita sulla tastiera, restituisce storie e racconti di sport che valgono il biglietto


Riassunto dell'evento

Fukuoka, Giappone. Giorno 8. Va quasi tutto di traverso: il caffè mentre Sara Franceschi è in vasca è la pensata migliore. Quel tocco di zucchero e proteine – frutta fresca e secca – con la 4×100 mista maschile, no. Si ingolfa, come l’ovosodo di Virzì. Mi appunto qualche parola: wabi-sabi, harakiri, shoganai, kintsugi, kokoro.

Benedizione e maledizione fanno la staffetta binaria: il passaggio è repentino, perfetto, al centesimo. Dal distinto al disastro.

(WABI-SABI, l’importanza dell’imperfezione). Sara si accolla l’Italia nella prima parte di programma: dorso e farfalla – lo vedi – sono come la cryptonite per Superman.

Pesca dal fondo del barile a ogni slancio e ci sta dentro: la capacità di soffrire e tenere botta. Poi s’affida al meglio che ha: quando fa la rana, capisci che se la gioca benissimo. Il passaggio a stile libero la stabilizza. Sesto crono assoluto, si prende l’ultimo atto.

Da ora ai prossimi 120 minuti diventa solo questione di testa. Alle 14.01 diventerà un fatto personale: podio sì o podio no, anche stavolta, non restituirà la misura di niente. La sfida è con se stessa: il resto, sarà grasso che cola.

A Rio 2016 era la più bimba di tutta la compagine azzurra, poi s’è talmente spenta che continuare o smettere è stato un tale dilemma che lei, Sara, per un paio di anni buoni non lo sapeva mica cosa fare da grande.

C’è stato un momento in cui il nuoto era un rigetto: avrà pensato a tutto, in quegli istanti. Il medico, la cameriera, l’avvocato, la pierre: qualunque cosa le sarà sembrata meglio della prospettiva di una decina d’anni in vasca.

Invece quel torpore è stata una nuvola di passaggio: quando le è tornato il sole dentro, Franceschi ha iniziato a brillare di luce propria. Il bronzo europeo dell’anno scorso – distanza dimezzata rispetto a oggi – sta sempre lì a ricordarle che, se hai 23 anni, anche responsabilità pressioni è meglio viverle col sorriso e con la leggerezza.

Il nuoto, certe volte: la sfiga nello sport – e in tutto il resto – ci vede sempre benissimo. Capita che non ci puoi fare molto. Per dire: fai la farfallista e incappi negli anni d’oro di Sarah Sjoestroem. Sei una dorsista che eccelle ma finisci nell’epoca di Kaylee McKeown. O un ranista che se la può giocare e tra le bracciate ti ritrovi Qin Haiyang.

Provateci a essere Felice Gimondi ai tempi di Eddy Merckx; Dani Pedrosa nell’epopea di Valentino; Vallteri Bottas quando Lewis Hamilton cannibalizza i Mondiali a venire.

(HARAKIRI, universale). Però il disastro azzurro della 4×100 mista, con la sfiga, non c’entra. C’è altro nella debacle dei campioni del mondo in carica – Budapest 2022 -, fuori da una finale che attendevamo con trepidazione. Il crono, per esempio: Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Piero Codia e Manuel Frigo non vanno oltre in nono tempo assoluto. È un 3’33’’54 distonico rispetto al 3’27″51 che l’anno scorso gli era valso il record europeo.

Rispetto a un anno fa mancavano Federico Burdisso e Alessandro Miressi ma Codia e Frigo si sono mangiati – in due – giusto un paio di secondi rispetto ai tempi degli assenti. Il resto dell’ammanco sta tutto nell’opacità di Ceccon e Martinenghi che non hanno girato.

(SHOGANAI, l’inevitabile). Nell’omologa prova al femminile, undicesimo piazzamento in semi per Margherita PanzieraMartina CarraroIlaria Bianchi e Sofia Morini. 4’00’’67, serviva fare meglio di poco più di un paio di secondi per staccare il pass finale.

(KINTSUGI, di come la luce filtri dalle crepe). Ceccon è anche filo conduttore tra delusione e speranza: almeno lui può riscattarsi. La finale dei 50  dorso può viverla da protagonista, il podio è alla portata.

(KOKORO, la testa e il cuore). Il meglio ce lo teniamo alla fine: Benedetta Pilato e Anita Bottazzo per andare a medaglia nei 50 rana. Fare all in sulla 18enne pugliese è tutto ciò che ci resta: detiene il primato mondiale di specialità ex aequo con la lituana Ruta Meilutyte che il tempone di 29’’30 glielo ha sbattuto sul muso in semifinale. Benedetta è una di carattere: se ne ha, l’orgoglio sarà valore aggiunto.

È un oro che non ha ancora vinto ma i conti con Benedetta li faranno in tante, oggi e nel prossimo futuro. Lei, sicuro, lo smalto celebrativo in valigia lo ha messo nel viaggio di andata.

Per Anita è diverso: scevra da pressioni, se la può godere veramente.

Risultati e medaglie di domenica 30 luglio

50 dorso maschili, finale

  • ORO Armstrong (Usa) 24”05
  • ARGENTO Ress (Usa)
  • BRONZO Xu (Chi)

50 rana femminile, finale

  • ORO Meylutyte (Lit) 29’’10 NUOVO RECORD DEL MONDO
  • ARGENTO King (Usa)
  • BRONZO Pilato (Ita)

1500 stile libero maschile, finale

  • ORO Hafnaoui (Tun) 14’31″54
  • ARGENTO Finke (Usa)
  • BRONZO Short (Aus)

50 stile libero femminile, finale

  • ORO Sjoestroem (Sve) 23’’62
  • ARGENTO Jack
  • BRONZO Zhang (Chi)

400 misti femminile, finale

  • ORO McIntosh (Can) 4’27’’11
  • ARGENTO Forrester (Aus)
  • BRONZO Grimes (Usa)

4×100 misti maschile, finale

  • ORO Usa 3’27’’20 NUOVO RECORD DEI CAMPIONATI
  • ARGENTO Cina
  • BRONZO Australia

4×100 misti femminile, finale

  • ORO Usa 3’52’’08
  • ARGENTO Australia
  • BRONZO Canada

Semifinali e finali live

  1. Alcuni faranno subito le valigie, altri no. Far su due panni, piegarli, chiudere la lampo: è estate piena. Tornare o evadere: che differenza fa.

    Fukuoka è stata una lacerazione. Certe cose non si dicono un quarto d’ora dopo, ci si prende del tempo, però questa cosa nella testa frulla. È come se le prospettive di Kazan 2015 (il punto di partenza) avessero trovato la loro nemesi in Giappone. Stesse sensazioni, speculari: però contrarie. S’è rivoltato tutto.

    Tornavamo dal Tatarstan, otto anni fa, con la speranza: quei Mondiali sono stati l’anno zero. Hanno fatto da spartiacque tra quello che di buono era successo in tutte le edizioni precedenti, fino a Barcellona (il vuoto), e quanto sarebbe avvenuto dopo.

    Improvvisamente, l’Italia del nuoto la dovevi risentire coi giovanissimi. Certo, in vasca stava accadendo qualcosa e di garanzie non ve n’erano. Il post Magnini da gestire, i conti con una Pellegrini al suo sesto Mondiale (sarebbe diventata eterna, lo avrebbe poi certificato nel quadriennio successivo). Ci siamo aggrappati all’esplosione di Gregorio Paltrinieri. Che fosse sul pezzo, quell’Italia globale del nuoto (fondo, vasca, tuffi, pallanuoto), lo avrebbero poi fatto vedere a Budapest 2017, Gwangju 2019, ancora Budapest l’anno scorso.

    Ora no. L’involuzione che non ti aspetti si manifesta in 8 giorni e diventa palese, a dirla tutta, dal quinto in avanti. Perché, per la verità, la prima quaterna da 24 ore cadauna quel che doveva dire lo ha detto. Poi s’è fatta notte come se, anziché a Fukuoka, fossimo nella Scandinavia in quei periodi dell’anno in cui il sole non lo vedi proprio. Nemmeno a mezzogiorno.

    Il medagliere dice che ci lasciamo alle spalle i Mondiali di nuoto con 2 ori, 7 argenti e 5 bronzi. Stringi il campo alla vasca e il bottino si rimpingua: 1 oro, 4 argenti, 1 bronzo. Una medaglia meno di un anno fa con l’ammanco di 2 ori.

    A dirla tutta, poi, sono spariti dagli annali anche un paio di record del mondo che erano griffati di tricolore: Federica Pellegrini non regna più nei 200 stile libero. Benedetta Pilato ha mollato il primato nei 50 rana.

    Abbiamo un problema? A cavallo tra una generazione che sta lentamente chiudendo il ciclo e un’altra che deve ancora sbocciare, l’Italia è al momento sprovvista di certezze granitiche. Giusto Thomas Ceccon e Pilato: si vede, hanno già adesso più di quanto mostrato. Thomas deve capitalizzare, Benedetta non smettere mai di credere in se stessa.

    Dietro l’angolo le Olimpiadi: non ci arriviamo in grande spolvero. Non adesso.

    L’oro di Fukuoka

    • Thomas Ceccon: 50 farfalla

    Gli argenti di Fukuoka

    • 4×100 sl: Alessandro Miressi, Manuel Frigo, Lorenzo Zazzeri e Thomas Ceccon
    • Nicolò Martinenghi: 100 rana
    • Simona Quadarella: 1500 sl
    • Thomas Ceccon: 100 dorso

    Il bronzo di Fukuoka

    • Benedetta Pilato: 50 rana

    I problemi sono almeno un paio: uno dirimente, la condizione fisica dei nostri. Un calando impressionante. Il secondo è che gli altri crescono, fuggono via.

    Comincerà il tempo dell’analisi, delle valutazioni: durerà quanto serve, poi occorre fare alla svelta. Lo sport non può diventare una questione di bianco o nero: le sfumature ci sono, hanno un peso incidente, spesso determinano il corso delle cose.

    Non si butta via, non si vive di luce riflessa. E saranno analisi di movimento più che questioni individuali: è la somma che fa il totale.

    Poi ci sono le parole delle ultime ore di Ceccon: dure, molto dure ma muso a muso è sempre meglio che alle spalle:

    Molti miei compagni hanno forse rallentato in vista delle Olimpiadi. Ma non funziona così: tutti teniamo a Parigi però io in Giappone sono venuto a fare i miei personali. Solo il dorso non è entrato bene. La regola è la stessa: lavori bene tutto l’anno, i risultati arrivano.

    Si è preso il peso della responsabilità, Thomas, e ha voluto per primo far sentire una voce che non è d’accusa ma funge da monito. I risultati dicono che solo lui può azzardare un approccio tanto diretto. Se servirà da sprone ha fatto solo bene.

    Però, ecco, a margine di tutto è esattamente così. Il viaggio di ritorno da Kazan è stato di prospettiva. Quello da Fukuoka è un po’ come quando l’hai tirata così per le lunghe che a un certo punto non ne hai più. E l’Italia, in coda a tutto, non ne ha avuto più.

  2. Focus
    World Aquatics Championships – Day 17
    La gioia di Sarah Sjostrom

    Sarah Sjostrom si va a prendere anche l’oro nei 50 stile libero. La bacheca della svedese non basta più, le serve altro spazio: 16 ori, 7 argenti, 4 bronzi ai campionati europei. 1 oro, 2 argenti e 1 bronzo olimpici. Ai Mondiali: 11 ori, 7 argenti e 3 bronzi.

    14:57
  3. Last
    Risultati e medaglie di domenica 30 luglio

    50 dorso maschili, finale

    • ORO Armstrong (Usa) 24”05
    • ARGENTO Ress (Usa)
    • BRONZO Xu (Chi)

    50 rana femminile, finale

    • ORO Meylutyte (Lit) 29’’10 NUOVO RECORD DEL MONDO
    • ARGENTO King (Usa)
    • BRONZO Pilato (Ita)

    1500 stile libero maschile, finale

    • ORO Hafnaoui (Tun) 14’31″54
    • ARGENTO Finke (Usa)
    • BRONZO Short (Aus)

    50 stile libero femminile, finale

    • ORO Sjoestroem (Sve) 23’’62
    • ARGENTO Jack
    • BRONZO Zhang (Chi)

    400 misti femminile, finale

    • ORO McIntosh (Can) 4’27’’11
    • ARGENTO Forrester (Aus)
    • BRONZO Grimes (Usa)

    4×100 misti maschile, finale

    • ORO Usa 3’27’’20 NUOVO RECORD DEI CAMPIONATI
    • ARGENTO Cina
    • BRONZO Australia

    4×100 misti femminile, finale

    • ORO Usa 3’52’’08
    • ARGENTO Australia
    • BRONZO Canada
    14:46
  4. Focus
    World Aquatics Championships – Day 17
    Ahmed Hafnaoui si prende i 1500 stile libero

    E’ stato a tanto così dal piazzare il nuovo record del mondo: il tunisino Ahmed Hafnaoui scrive comunque la storia e apre le porte del nuoto anche all’Africa. Prova mostruosa per lui: 14’31″54, negli ultimi 50 metri ha perso quella manciata di centesimi che gli avrebbero consegnato anche il primato.

    14:37
  5. 4x100
    4×100 mista femminile, finale

    Ultima gara in programma. Giorno 8 va in archivio con la staffetta 4×100 misti femminile e si porta via tutto il Mondiale. Non c’è Italia.

    Le otto Nazionali in lizza per l’oro: CanadaUSASvezia, AustraliaOlandaCinaFrancia e Giappone
    Nessuna italiana in gara

    Ai 100 (dorso):  Usa, Australia, Canada

    Ai200 (rana): Usa, Canada, Australia

    Ai 300 (farfalla): Usa, Canada, Cina

    • ORO Usa 3’52’’08
    • ARGENTO Australia
    • BRONZO Canada
    14:32
  6. Focus
    Pilato dopo la premiazione

    Pilato con il bronzo al collo, la maturità in parete e la patente in tasca:

    Molti diranno è solo un bronzo, per me vale oro. Sono prontissima a un cambio radicale: da Taranto a Torino, continuerò il mio percorso lì. Ho imparato a non ascoltare troppo quello che pensano gli altri: ascolto soprattutto me stessa. Dovrei imparare a dirmi che sono brava.

    14:30
  7. 4x100
    4×100 mista maschile, finale

    L’Italia perde lo scettro senza difenderlo nell’atto conclusivo.

    E’ passato un anno da Budapest, quando gli azzurri misero al collo un oro che pareva essere la testimonianza diretta di un percorso tutto in discesa.

    Invece, a distanza di 12 mesi, è cambiato tutto, in peggio. La prossima nazione campione del mondo di specialità sarà una tra Usa, Francia, Australia, Cina, Germania, Canada, Giappone e Gran Bretagna.

    Ai 100 (dorso): Usa, Francia, Gran Bretagna
    Ai 200 (rana): Usa, Cina, Gran Bretagna
    Ai 300 (farfalla): Usa, Francia, Cina

    • ORO Usa 3’27’’20 NUOVO RECORD DEI CAMPIONATI
    • ARGENTO Cina
    • BRONZO Australia
    14:18
  8. Focus
    Franceschi nel post gara

    Niente da recriminare. Sara Franceschi guarda il bicchiere mezzo pieno:

    Ho dato il massimo, ce l’ho messa tutta, sesta al Mondiale non è male. Mi reputo contenta, ho fatto tempi vicini al mio personale.

    14:12
  9. 400
    400 misti femminili, finale: Franceschi in corsia 7

    Entrano in vasca le otto finaliste: Forrester (corsia 4), McIntosh (5), Narita (3), Colbert (6), Grimes (2), Franceschi (7), Walsh (1) e Shanahan.

    McIntosh grande favorita.

    Si comincia col delfino: Sara deve cercare di difendersi, non è la sua specialità. Ai 100 metri (1’03”51) tocca settima.

    Secondi 100 metri a dorso (2’15”30): qui per Sara è notte fonda. Resta settima. Adesso la rana e lo stile libero per dare tutto quello che ha.

    300 metri: Sara ci sta provando, ha guadagnato una posizione. Sesta. McIntosh è inarrivabile per tutte.

    • ORO McIntosh (Can) 4’27’’11
    • ARGENTO Forrester (Aus)
    • BRONZO Grimes (Usa)

    Per Sara Franceschi sesto posto finale: viaggia un paio di secondi sopra il suo personale. 4’37”73. Non può essere soddisfatta fino in fondo: non è questione di medaglia, semmai di potenziale. Sicuramente non espresso.

    14:03
  10. Click
    World Aquatics Championships – Day 17
    I volti dell'Italia della staffetta

    Un salto indietro nel tempo di qualche ora: mattinata giapponese. Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Piero Codia e Manuel Frigo. Tutta la delusione della staffetta 4×100 misti dell’Italia che archivia l’esperienza di Fukuoka con i volti tirati.

    13:59
  11. 400
    400 misti femminili, finale

    Ultima italiana in vasca. L’epilogo azzurro a Fukuoka lo scrive lei: Sara Franceschi. Senza aspettativa ma con la voglia matta di stupirsi per rendere onore nel modo migliore al traguardo di una finale che fa bene, innanzitutto, a se stessa e al suo percorso di crescita.

    Le otto in gara: Forrester, McIntosh, Narita, Colbert, Grimes, Franceschi, Walsh e Shanahan.

    13:55
  12. 50 sl F
    50 stile libero femminili, finale

    Le signore della velocità si mettono in coda a Sarah Sjoestroem? E alla svedese basterà aver griffato ieri il nuovo record del mondo o proverà a strafare?

    Le altre in vasca: Jack (corsia 5), Zhang (3), Weitzeil (6), Cheng (2), Coleman (7), McKeon (1), Steenbergen (8).
    Nessuna italiana in gara.

    L’esito di questi 50 non dipenderanno da nessun’altra: solo Sjoestroem nelle braccia il destino dell’oro. L’australiana Jack è la concorrente più agguerrita.

    Sjoestroem in corsia 4.

    • ORO Sjoestroem (Sve) 23’’62
    • ARGENTO Jack
    • BRONZO Zhang (Chi)

    La svedese a un centesimo dall’ennesimo record del mondo.

    13:40
  13. Click
    World Aquatics Championships – Day 16
    Ruta Meilutyte nella storia

    Ha usato la semifinale dei 50 rana per eguagliare il record del mondo di Benedetta Pilato (29”30), poi s’è ritagliata lo spazio in finale per piazzare l’affondo decisivo. Con 29”16 mette il suo tempo al primo posto nella storia. Il gran ritorno della lituana Ruta Meilutyte.

    13:32
  14. Click
    World Aquatics Championships – Day 17
    Hunter Armstrong re dei 50 dorso

    Non ha disatteso, l’americano: il 24”05 finale gli vale il gradino più alto del podio.

    13:26
  15. 1500
    1500 stile libero maschili, finale

    Finke e Romanchuk a tenere alto l’onore della vecchia generazione. Gli altri in vasca: Wiffen, Hafnaoui, Märtens, Short, Rasovszky e Aubry

    Nessun italiano in gara

    • ORO Hafnaoui (Tun) 14’31″54
    • ARGENTO Finke (Usa)
    • BRONZO Short (Aus)
    13:23
  16. Focus
    Pilato a Caldo

    Benedetta emozionatissima:

    Mi spiace, mi vedevo davanti, contentissima del bronzo, dopo un anno così lo meritavo. Mi dà speranza per l’anno prossimo. Man mano che si alza il livello occorre essere protagonisti. Il record perso? Me lo aspettavo, grande avversaria. Me lo aspettavo, 29’’10 è un tempo da uomini. La dedico al mio allenatore Vito D’Onghia: è l’ultima gara insieme ma so che resterà sempre il mio primo tifoso.

    13:17
  17. 50 r F
    50 rana femminili, final

    Benedetta Pilato e Anita Bottazzo. Eccole.

    In vasca: Meilutyte, King, Van Niekerk, Pilato, Tang, Jefimova, Bottazzo, Suzuki.

    Vasca 6 per Pilato, corsia 1 per Bottazzo.

    Melylutyte infinita: oro con record del mondo.

    BENEDETTA BRONZO! Pilato chiude in terza posizione.

    • ORO Meilutyte (Lit) 29’’16 NUOVO RECORD DEL MONDO
    • ARGENTO King (Usa)
    • BRONZO Pilato (Ita) 

    30”04 per Pilato. Quinta Bottazzo con un ottimo 30”11.

    13:12
  18. Focus
    Ceccon a caldo

    Thomas chiude col sorriso. Va benissimo così:

    Sono contento: avevo degli obiettivi e li ho raggiunti. Volevo provare a prendere quattro medaglie ma nessuno ci è riuscito in Italia. Non sono andato in progressione ma sono partito subito forte. Ho fatto qualche errore ma resto contento per quello che è arrivato. Non si può vincere per forza tutto. So che sto lavorando bene. La stagione è finita ma sono felice. Ci sono dettagli tecnici e di squadra che vanno migliorati. Lo faremo.

    13:09
  19. 50 d M
    50 dorso maschili, finale

    Tocca a Ceccon. Thomas all’assalto dei 50, scoperti un anno fa. Concorrenza agguerritissima con Ress e Armstrong avanti a tutti. Non c’è la sensazione di uno strapotere. Scenari apertissimi: dal bronzo in giù sicuro, per le prime due leghe dipenderà tanto dall’approccio dei due statunitensi.

    Gli otto in vasca: Ress, Xu, Armstrong, Masiuk, Ceccon, Christou, Braunschweig, Jeffcoat.

    Corsia 7 per Ceccon. Cosa aspettarci: deve partire bene, la progressione è tutta sua. Il tallone d’Achille è l’avvio.

    QUINTO per questione di centimetri. THOMAS giù dal podio.

    • ORO Armstrong (Usa) 24”05
    • ARGENTO Ress (Usa)
    • BRONZO Xu (Chi)
    13:02
  20. Pre
    I 10 minuti di fuoco

    Thomas Ceccon alle 13.02, Benedetta Pilato e Anita Bottazzo alle 13.09.

    Dieci minuti in cui o la va o la spacca.

    Prima i 50 dorso maschili, poi i 50 rana femminili. Giorno 8 sta per decollare.

    12:58
  21. Pre
    World Aquatics Championships – Day 14
    La finale dei 400 misti femminili

    La 18enne Summer McIntosh è una delle grandi rivelazioni dell’ultimo anno, destinata a diventare una delle più forti nuotatrici del prossimo decennio: ai Trials canadesi di aprile ha nuotato 4’25”87 e dopo aver perso il primato nei 400 stile libero punta quantomeno a blindare quello dei misti.

    12:54
  22. Pre
    World Aquatics Championships – Day 16
    La finale dei 50 stile libero femminili

    Resisteva da 6 anni il record della svedese Sarah Sjostrom, che nei mondiali di Budapest 2017 nuotò un favoloso 23”67.

    Pareva una missione impossibile fare meglio di così, invece no: lei ieri, a distanza di uno starnuto, si prende prima l’oro dei 50 farfalla (quinta medaglia consecutiva nella specialità), poi si fa un 50 stile con record del mondo.

    Migliora se stessa: cinque centesimi più veloce, il 23”61 spazza via il 2017 e sembra dire che non è mica finita qui.

    12:51
  23. Pre
    La finale dei 1500 stile libero maschili

    A Londra 2012 il discusso Sun Yang dimostrò di non avere rivali. Invero negli anni c’è chi quel 14’31”02 l’ha avvicinato, vedi proprio Patrinieri, che detiene il record europeo a poco più di un secondo di distanza.

    12:47
  24. Pre
    La finale dei 50 rana femminili

    L’ultima bandiera tricolore in campo femminile alla voce primati mondiali: Benedetta Pilato negli europei del 2021 a Budapest fece qualcosa di unico e sensazionale, timbrando un meraviglioso 29”30 che ancora oggi resiste immacolato ma che da ieri condivide con Ruta Meilutyte.

    12:43
  25. Pre
    La finale dei 50 dorso maschili

    Hunter Armstrong è uno dei pochi statunitensi a essere ancora detentore di un record mondiale: l’ha stabilito nei Trials di Grensboro 2022, fermando il cronometro a 23”71.

    12:40
  26. Pre
    World Aquatics Championships – Day 14
    La 4x100 misti femminile

    Aveva chiuso in settima posizione il Mondiale di un anno fa, quello di Budapest e anche la staffetta donne ha fatto peggio del 2022.

    Niente finale per Margherita Panziera (1’00″60), Martina Carraro (1’06″39), Ilaria Bianchi (59″08) e Sofia Morini (54″60): archiviano la semi con un 4’00”67 che vale l’undicesimo assoluto.

    12:36
  27. Pre
    Franceschi post semi: le parole dell'azzurra

    Arriva in fondo con il sesto crono assoluto. 4’38’’89 è un post it messo lì per dirle che il primo obiettivo è fare meglio di così.

    Il podio nei 400 misti è forse inarrivabile ma Franceschi ha la carica giusta per trovare motivazioni a prescindere:

    Ho impostato mia la mia gara: delfino e dorso senza spingere, poi l’affondo a rana e stile libero. Non è semplice aspettare l’ottavo giorno per fare una gara di questo tipo ma in finale ci sono ed era il primo obiettivo. Non mollo adesso: ci si prova fino alla fine.

    12:33
  28. Pre
    World Aquatics Championships – Day 15
    Abdica la 4x100 misti maschile italiana

    Sono delusi, amareggiati, stanchi. Parlano di batosta e cercano già di voltare pagina, provando a coglierne tutti gli insegnamenti. Solo Ceccon avanza la sua personalissima motivazione (che un perché ce l’ha eccome):

    Pensavo bastasse il tempo della mia frazione per entrare in finale. Non è il massimo di ciò che potevo esprimere ma fare un tempo migliore avrebbe significato dare già tutto adesso.

    Invece, a ragione, Thomas ha cercato di tenersi il meglio per il pomeriggio: aveva messo in conto di farne due di finali, quella del dorso e la staffetta. Gliene resta una, la farà col piglio giusto.

    Tra tutti e quattro, forse (anzi, senza forse), il più rammaricato è Nicolò Martinenghi: sa che lo sprint mancato lo indizia quale principale motivo:

    Non bene, assolutamente. Abbiamo meritato l’eliminazione. Sono deluso: mi tocca una bella riflessione sia sul piano motivazionale che fisico. Ho fatto fatica in qualche circostanza ed è una batosta che deve servirmi.

    A Piero Codia, sul piano individuale, si può dire poco. È stato il migliore degli azzurri e lo sa:

    Sono dispiaciuto per l’eliminazione: ho dato il massimo e stavo bene ma, rispetto ai miei compagni, ho gareggiato meno. Ci sta che avessi più energie.

    Poche parole da parte di Manuel Frigo, ultimo staffettista:

    Ho provato a stare davanti al britannico ma lui ha toccato prima di me. Tanto dispiacere.

    12:28
  29. Pre
    World Aquatics Championships – Day 17
    Sara Franceschi

    Speriamo che la squalifica nei 200 non l’abbia ancora digerita: serve quella grinta lì, che ti va spingere oltre il limite.

    Sesto crono complessivo in semifinale dei 400 misti: 4’38’’89, a tre secondi dall’australiana Jenna Forrester che s’è messa provvisoriamente davanti a Mcintosh.

    Oltre alle due già citate, Franceschi se la vedrà con la giapponese Narita, le britanniche Colbert e Shanahan, le statunitensi Grimes e Walsh.

    12:23
  30. Pre
    World Aquatics Championships – Day 16
    Anita Bottazzo

    La trevigiana, quasi 20enne, a un certo momento se n’è andata in Romagna per dare vita al sogno di nuotare per il resto del decennio.

    Ha ampi margini di miglioramento ma i 50 rana – per ora – sono ancora una sfida con se stessa.

    Finale a testa sgombra: escono le sorprese, tante volte, proprio così. Non guarda al podio ma al personale.

    12:17
  31. Pre
    World Aquatics Championships – Day 16
    Benedetta Pilato

    Cos’ha, Benedetta, in meno rispetto a Ruta Meilutyte? L’esperienza, sicuro. Si danno 8 anni di differenza, un’eternità che fa il trapasso da una generazione all’altra. Tradotto: Pilato non deve avere fretta, sa che il futuro è spianato.

    Il crono dice che si spartiscono un record del mondo ex aequo, sarà un testa a testa. La lituana forse arriva più in forma della pugliese ma la sensazione è che la 18enne non abbia forzato.

    Vive la vita un pezzo alla volta, Benedetta. Immagazzina, passa avanti e non dimentica come si fa. Come quella volta a Glasgow, Europei 2019, vasca corta: stupì il mondo per davvero Oro, record italiano e mondiale giovanile.

    La corsa all’oro è un tragitto che chiede costanza e attenzione al dettaglio: trovasse entrambe le cose, il finale di Budapest 2022 – lei d’argento e Meilutyte d’oro – potrebbe riscriversi a parti invertite.

    Leggi qui: Benedetta e l’oro che ancora le manca

    12:11
  32. Pre
    World Aquatics Championships – Day 16
    Thomas Ceccon

    Oro e record del mondo, ai Mondiali di Budapest, nei 100 dorso. A Fukuoka non si è ripetuto: solo argento e lui, quella medaglia, non l’ha sicuro digerita bene.

    Lo ha messo in chiaro già nel post finale, quando il sorriso pieno, sul volto, proprio non gli usciva. Potrebbe essere la leva – oltre all’amarezza di una finale mancata con la staffetta 4×100 mista – che va a restituirgli un sovradosaggio di emozioni, energie, ambizioni.

    12:05
  33. Giorno 8. Poi Fukuoka si disadorna del nuoto e comincerà a pensare al grande sumo. Resta una nazione a vocazione guerriera, il Giappone. I samurai, i kamikaze, i lottatori. Se scruti a fondo, poi, scopri che è come l’avevano detta Tiziano Terzani e consorte: ancora oggi resta un popolo con quell’indole, educato a fare il guerriero aziendale.

    Solo finali da Marine Messe Hall, una struttura che a regime in 9mila dentro li tiene tutti.

    L’Italia manca l’appuntamento più atteso, non salta il tappo e la 4×100 mista maschile, anziché schizzare via, resta imbottigliata. Invece di sfrecciare nella corsia sguarnita della Marine Messe, sembra sia rimasta a casa, ferma immobile, in coda sulla Salerno-Reggio Calabria. Non va e si preclude l’onore di difendere l’oro mondiale di un anno fa. Ha abdicato uno dei fiori all’occhiello che ci siamo portati dallo splendido viaggio di Budapest 2022. Dopo mangiato, però, non ci si pesa mai: come, perché, quali soluzioni. Da domani ci si penserà.

    Tra tutti, Thomas Ceccon cercherà di giustificarsi con un podio: l’esordio odierno gli spetta da programma. Ore 13.02, finale dei 50 dorso.

    A ruota ci giochiamo quasi tutto il resto che rimane: Benedetta Pilato e Anita Bottazzo nei 50 rana. Ambizioni diverse ma la stessa voglia di fare benissimo. Pensare a Pilato con la medaglia non dovrebbe essere un azzardo: il contrario sarebbe una delusione. Per lei, prima di tutto.

    La chiosa è per Sara Franceschi: finale dei 400 misti femminili alle 14.01.

    Le altre medaglie in consegna arriveranno agli uomini dei 1500 stile libero, alle donne dei 50 stile libero, agli uomini e alle donne della 4×100 mista.

Mondiali Nuoto 2023 Fukuoka: l'Italia in vasca chiude con un oro, quattro argenti e un bronzo Fonte: Getty images
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