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“Djokovic non intimidisce più gli avversari”: la rivelazione dopo il ko con Arnaldi. E arriva la sentenza di Bertolucci

Novak Djokovic, sconfitto a Madrid contro Arnaldi, ha per la prima volta dato la sensazione di star pensando al ritiro: l’ex coach di Serena Williams fa una rivelazione e Bertolucci parla di declino

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Le ultime mosse di Novak Djokovic. Il passare del tempo è, insieme agli infortuni, il principale avversaro nella carriera di un atleta. Novak Djokovic ha dato per anni la sensazione di riuscire a sfidare Padre Tempo come in occasione delle Olimpiadi di Parigi, ma negli ultimi mesi gli impegni e gli sforzi di 20 anni di carriera sembrano gli stiano presentando il conto in un colpo solo.

Le parole dopo il ko con Arnaldi

Matteo Arnaldi ha conquistato quella che può essere considerata la vittoria più bella e importante della sua carriera, superando una leggenda del tennis come Djokovic. Ma nel pomeriggio di Madrid a far notizia sono state soprattutto le parole del giocatore serbo che per la prima volta ha lasciato intendere che sta pensando al ritiro. Nole è apparso senza risposte a questo momento di difficoltà, ha parlato di “cerchio della vita” ed è sembrato rassegnato a un momento di grande difficoltà. L’obiettivo resta ovviamente puntato sugli Slam a cui spera di arrivare nelle migliori condizioni possibili.

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La rivelazione dell’ex coach di Serena Williams

A spiegare questo momento di difficoltà del tennista serbo ci ha provato anche Rennae Stubbs, 6 volte campionessa slam in doppio ed ex allenatrice di Serena Williams: “In questo momento sta commettendo troppi errori e non sembra concentrato nei momenti chiave. La sensazione è che i suoi avversari non siano più intimiditi da lui come succedeva in passato ed è una chiave fondamentale. Si sono accorti di questo momento di Novak. Quando perdi quell’aura, quando non sei più capace di salire di livello nei momenti difficili, si percepisce. Non avemmo mai visto certi tipi di errori da Nole quando era al meglio. A un certo punto della tua carriera ti ritrovi contro un muro e diventa sempre più difficile. La motivazione comincia a svanire e non hai più voglia di abbattere certe barriere per ottenere risultati”.

La sentenza di Bertolucci

Sulla situazione di Novak Djokovic è intervenuto anche Paolo Bertolucci che sulla Gazzetta dello Sport emette la sua “sentenza” sul serbo: “Quello che preoccupa è la totale assenza di motivazioni emersa dalle ultime due settimane di sconfitte e in generale da tutto il suo percorso agonistico dall’Olimpiadi in poi. Nei suoi occhi non si intravede più lo spirito feroce della tigre che azzannava gli avversari. Nel linguaggio del corpo non ci sono più i segni di quella tempra di acciaio che gli consentiva di dominare le partite prima con la testa e poi con il gioco”.

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