La paura è stata tanta, ha dovuto ritirarsi dal Giro d’Italia ma alla fine Elisa Longo Borghini può già spostare il mirino sui prossimi appuntamenti in calendario. Che a partire dal 23 luglio la vedranno al via del Tour de France, corsa che altrimenti non sarebbe stata di sua pertinenza ma che lo è diventata poche ore dopo la terribile caduta che di fatto l’ha estromessa dal Giro Donne.
- "Triste lasciare, ci vediamo al Tour"
- Ha prevalso la prudenza: arrivederci alla corsa Rosa
- Resta la perla di Borgo Val di Taro
“Triste lasciare, ci vediamo al Tour”
È stata la stessa corritrice piemontese a confermare la tesi che s’era fatta strada sin dalla serata di martedì: “Triste lasciare il Giro, ci vediamo tutti al Tour!”, ha twittato la campionessa italiana in carica, che porterà la maglia tricolore sulle strade francesi con la consapevolezza di aver dovuto rinunciare a quel sogno rosa che aveva cullato nelle prime 5 tappe (prima dell’incidente era seconda in classifica generale), ma di provare almeno a tenere viva la suggestione di arrivare in giallo a Pau, sede di tappa della cronometro conclusiva del Tour il prossimo 30 luglio.
Ha prevalso la prudenza: arrivederci alla corsa Rosa
È stata la Lidl Trek ha confermare la decisione, presa di comune accordo con la Longo Borghini e lo staff sanitario, di abbandonare la corsa rosa.
Elisa ha passato una buona notte e i controlli eseguiti in mattinata non hanno mostrato segni di commozione cerebrale. Tuttavia, poiché soffre ancora di un forte dolore e per questo, con rammarico, il team ritiene che la decisione giusta sia che lei non partecipi alla tappa odierna del Giro Donne.
La verbanese era riuscita a tornare in sella e concludere la quinta tappa, seppur pagando all’arrivo 7 minuti e mezzo di ritardo dalle migliori. Gli esami svolti in serata non avevano dato adito a particolari preoccupazioni (radiografia del bacino e della spalla destra, scansione cerebrale e consulto neurologico), ma la prudenza in casi come questi non è mai troppa.
Di certo ha contribuito alla decisione di non prendere il via nella sesta tappa anche la consapevolezza che la lotta per la maglia rosa avrebbe tagliato fuori la corridrice italiana, scivolata al 17esimo posto nella generale. La migliore delle atlete di casa è diventata così Gaia Realini, compagna di squadra della Longo Borghini, quarta a poco più di 3’ dalla maglia rosa Annemiek Van Vleuten.
Resta la perla di Borgo Val di Taro
Il Giro Donne 2023 della pluricampionessa azzurra va in archivio così nel ricordo della perla di Borgo Val di Taro, quando sul traguardo della terza tappa ha saputo mettersi alle spalle tutte le rivali più accreditate, trovando la seconda vittoria di sempre in una frazione della corsa rosa.
Come detto, dopo qualche giorno di necessario riposo la Longo Borghini proverà a mettere nel mirino il Tour de France, dove ritroverà buona parte delle protagoniste che fino a domenica si daranno battaglia per cercare di conquistare la maglia rosa, con la Van Vleuten che va a caccia della quarta vittoria finale nelle ultime 6 edizioni.