Euro 2020, Mancini in conferenza: "Il sogno è la finale di Wembley"

Domani la nazionale affronta la Repubblica Ceca nell'ultimo test prima di Euro 2020. Mancini, in conferenza stampa, non nasconde le ambizioni della spedizione azzurra.

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È tempo di vigilia per gli azzurri di Roberto Mancini, che saranno impegnati nella serata di domani nell’ultima amichevole prima dell’inizio di Euro 2020, al Dall’Ara di Bologna contro la Repubblica Ceca. Il Mancio ha partecipato alla classifca conferenza stampa, terminata pochi minuti fa, dal media centre di Casa Azzurri a Coverciano.

Mancini si sofferma a lungo, e le domande vertono molto in questo senso, su Giacomo Raspadori, alla prima chiamata in azzurro:

“E’ diverso da Ciro e dal Gallo, potrebbe essere il futuro della Nazionale. Ha qualità straordinarie, è stata l’unica motivazione. Spero che possa entrare e fare come Paolo Rossi, ma non l’ho portato solo per questo. Credo che possa far bene in Nazionale […] Se partirà titolare? La condizione conterà. Soprattutto nella prima gara, abbiamo 8 giorni, sarà molto importante. Raspadori… L’ho detto prima, è diverso dal Gallo, da Ciro. Per lui sarà una grande esperienza, se ci sarà utile lo vedremo durante il torneo. Per domani vediamo le condizioni, ha giocato 120 minuti 48 ore fa, vedremo stasera se sarà meglio farlo riposare. Prima dell’Under 21 veniva da un problema muscolare […] Stiamo valutando la sua condizione fisica. Capisco che per lui sarebbe bello debuttare a Bologna ma il pensiero va alla sua condizione. La speranza è che possa stare bene e non aver problemi nelle prossime settimane. E poi voglio fare i complimenti all’Under, se non ci fosse stata l’espulsione non sarebbe finita così. Giacomo, per quel che ha fatto in campionato, per le sue qualità tecniche enormi che possono solo migliorare, è stato chiamato”.

Rimanendo a parlare di punte, al Mancio viene chiesto se ha sciolto il dubbio su chi sarà il numero 9 titolare ad Euro 2020. Tra tutte le possibilità, una sola è sicura: non vedremo mai il tandem Immobile-Belotti in campo assieme, almeno dall’inizio:

“I centravanti sono 3 adesso: inizierà uno tra Ciro e Gallo, poi vedremo. Vogliamo fare tutte le partite fino a Londra, ci sarà bisogno di tutti e due, forse di tutti e tre. Conterà anche l’aspetto fisico. Belotti e Immobile sono simili, faticherebbero a giocare insieme. Sono simili come caratteristiche”.

Capitolo centrocampo. Verratti e Sensi sono stati entrambi inseriti in lista, anche se sia il nerazzurro che il parigino si portano dietro problemi fisici di lungo corso:

“Abbiamo recuperato Sensi, l’unico è Marco (Verratti, ndr) e vedremo tra una settimana come starà. Pessina fuori è stato una scelta dolorosa come gli altri, lasciarlo fuori… Avrebbero meritato tutti di starci per i giocatori e i ragazzi che sono. Domani verificheremo Sensi, magari non farà tutta la partita ma giocherà […] A parte Pellegrini e Verratti son tutti a disposizione, magari facciamo riposare Jorginho. Però da qui all’11 ci sono ancora dei giorni”.

Poi una parola sugli esclusi, scelte sempre dolorose e tristi per Mancini, ma anche queste fanno parte del mestiere:

“Non è stato semplice per nessuno. Ci sono tutti rimasti male ma sono ragazzi che avrebbero meritato d’esser qua e saranno chiamati in futuro. Saranno giocatori importanti per la Nazionale“.

Domani, al Dall’Ara, saranno presenti alcuni tifosi per sostenere la squadra:

Domani saranno 1000, cambia poco dai 400... Su Roma speravo potessero essere molti di più e lo spero ancora che possa cambiare. Giocare coi tifosi è un’altra cosa”.

In ultimo, una considerazione su Donnarumma, pressato costantemente dalle voci di mercato, e una speranza generale sugli Europei:

Gigio sta bene, non credo. Psicologicamente non ha problemi, gioca a questi livelli da anni, non credo […] Spero di poter portare l’Italia ancora più su a fine Europeo, il sogno è la finale di Wembley a Londra”.

Euro 2020, Mancini in conferenza: "Il sogno è la finale di Wembley" Fonte: Getty Images

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