Di per sé l’impresa appariva ardua, ma alla Virtus non è riuscito granché nella notte di OAKA. Dove il Panathinaikos s’è dimostrato essere una volta di più di un altro pianeta: 111-90 il finale in favore dei verdi di Atene, che hanno trovato le solite risposte in Nunn e Brown quando più se ne avvertiva il bisogno, rispedendo al mittente le velleità di una Segafredo che ha provato con tutte le forze a restare aggrappata alla partita, quasi costringendo i padroni di casa a doversela sudare a più riprese prima di trovare il modo per sfangarla definitivamente.
Clyburn ammirevole, ma il Pana ha troppe risorse
Il risultato è fin troppo impietoso nei confronti della formazione di Ivanovic, che a soli 6’ dal termine s’era fatta pericolosamente vicina, risalendo anche a due soli possessi pieni di distanza dopo essere stata a lungo sopra la doppia cifra di svantaggio. È stato a quel punto però che il Pana s’è affidato alle sue micidiali bocche da fuoco: Nunn e Yurtseven con 27 punti a testa hanno firmato un’altra prestazione mostruosa, trascinando i compagni nella serata di straordinaria vena dall’arco (19 triple a bersaglio su 32 tentativi) e soprattutto riuscendo sempre a rispedire al mittente le velleità della formazione bolognese.
Che ha provato a giocarsela a viso aperto, seppur ancora orfana di Shengelia e con Clyburn costretto agli straordinari. Quando però Belinelli ha stampato in faccia alla difesa verde la tripla del 36 pari, con 4 minuti e mezzo a separare le due squadre dall’intervallo lungo, il pubblico di OAKA ha cominciato a guardarsi attorno un po’ stupito.
È stato quello il momento in cui la partita ha cambiato spartito, perché da quel passaggio in poi è arrivato un 18-6 di parziale che in qualche modo ha indirizzato la sfida sui binari desiderati da coach Ataman. Anche se prima di cantare vittoria c’è stato ancora da soffrire ancora.
Grazulis fa tremare OAKA, poi ci pensa Nunn
Perché la Virtus di Ivanovic è sempre dura a morire. Sprofonda anche a -16 prima di risalire la corrente e consegnarsi a una rimonta che fa tremare più d’uno nel palazzetto stipato in ogni ordine di posto. La bomba con la quale Belinelli apre il quarto periodo e che vale il -10 è un monito che non rimane inascoltato, anche perché Grazulis firma un parzialino di 4-0 col quale Bologna torna a sole 6 lunghezze di distanza.
Nunn però è indemoniato: firma la tripla del +9, subito oscurata dalla replica di Cordinier, poi ne firma un’altra e a quel punto la Virtus non trova più le forze per controbattere, anche perché Osman e ancora Nunn confezionano un altro parziale di 6-0 dall’arco che spegne ogni velleità .
Gli ultimi 2’ sono puro garbage time, con il Pana che infierisce e allarga il divario, seppur in modo abbastanza bugiardo. I 25 punti di serata di Clyburn non bastano a portar via la W, ma dimostrano che il ragazzo è ormai pienamente recuperato. Buoni anche i 15 di Diouf, ma a OAKA servirebbe essere perfetti per riuscire a venir via con qualcosa in mano. Ora testa al derby di Reggio Emilia, dove domenica alle 20 l’Unahotels vorrà provare a fare la festa alle Vu nere.