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F1, cambio di regolamento a mondiale in corso: Ferrari furibonda

Il team principal della casa di Maranello critica pesantemente l'introduzione di nuovi parametri per quanto riguarda la lotta all'eccessiva oscillazione delle vetture.

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La lunga pausa estiva sta per finire e la Formula 1, da questo weekend, sarà impegnata per tre settimane di fila in tre Gran Premi, quelli del Belgio, d’Olanda e d’Italia, rispettivamente a Spa-Francorchamps, Zandvoort e Monza, tre luoghi storici del Circus anche se i circuiti attuali sono molto, se non completamente, diversi da quello che erano negli anni cinquanta.

F1: da Spa le nuove regole anti-porpoising

Oltre alla sfida tra Red Bull e Ferrari, che vede la casa di Maranello nettamente in ritardo rispetto ai rivali sia nel mondiale piloti che in quello costruttori, l’attenzione è rivolta alla rivoluzione delle power unit prevista per il 2026 ma soprattutto al nuovo cambio di regolamenti a livello di metrica di oscillazione aerodinamica in chiave anti-porpoising, con cui la FIA spera di contrastare le oscillazioni verticali delle vetture e anche di limitarne la flessione del fondo. Queste modifiche entreranno in vigore già a Spa, ma per il 2023 le vetture dovranno anche avere vetture più alte di 15 millimetri, con un peso minimo di 796 kg da rispettare.

Ferrari, Binotto: “Cambiare le regole in corso d’opera è irresponsabile”

Da quanto si vocifera, i team più penalizzati saranno proprio Red Bull e Ferrari e quello che sarà invece maggiormente favorito sarà la Mercedes. A questo proposito il team principal della casa di Maranello Mattia Binotto non le ha mandate a dire alla FIA in un’intervista ad Auto, Motor und Sport, nella quale torna anche sull’argomento del budget cap.

“Quando si è trattato di modificare le norme sul peso minimo e sul budget cap, abbiamo partecipato agli incontri di coordinamento. In entrambi i casi, le norme sono state approvate con l’ampia maggioranza che è richiesta. Per quanto riguarda queste modifiche all’aerodinamica, a oggi ritengo che abbiano voluto compromettere il normale procedimento utilizzando la sicurezza come pretesto. Questo è scorretto. Il fondo non crea problemi di sicurezza, e nelle ultime gare si è visto. Introdurre nuove regole senza un motivo rilevante e così avanti nella stagione è irresponsabile nei confronti dei team”.

Ferrari, Binotto: “L’arrivo di Audi e Porsche nel 2026 non ci spaventa”

Binotto ha poi parlato dello scenario del 2026, che vedrà al via vetture che sostanzialmente dovranno avere motori con caratteristiche identiche o quasi, per favorire l’ingresso indolore di Audi e Porsche in Formula 1, con tanti saluti all’inventiva dei progettisti e del motoristi che è sempre stata il sale della massima categoria automobilistica ma che ormai da anni viene calpestata da una serie di regolamenti assurdi e restrittivi.

“I nuovi che arriveranno [Audi e Porsche, ndr] non ci spaventano, la Ferrari ha corso in Formula 1 sin dall’inizio. Penso che noi sappiamo cosa serve per garantire al Circus un futuro roseo e la nostra voce è importante. I nuovi arrivi sono i benvenuti, ma non sono più importanti della Ferrari. Ci abbiamo messo così tanto a finalizzare i regolamenti perché stiamo negoziando il futuro del nostro sport, i propulsori dal 2026 al 2030. La cosa giusta è prendersi tempo per giungere al miglior compromesso possibile. Il Consiglio Mondiale aveva già approvato un accordo di base, che doveva essere trasformato in un set di norme. Nel frattempo, il cambio nell’ufficio del Presidente della FIA ha allungato i tempi”.

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