E’ al podcast ufficiale di F1 che Stefano Domenicali, CEO incaricato, affronta la questione calendario.
Il paddock è difatti mondo appetibile: team vogliono farne parte, Nazioni propongono candidature: “Il numero che ci eravamo prefissati quest’anno, ma che per i motivi che conosciamo bene non abbiamo raggiunto, è di 24 corse; è il numero richiesto dal mercato che non danneggia a livello logistico i lavoratori del ‘Circus’; ci saranno in Europa gare in cui sarà applicato il principio della rotazione, ma non due l’anno. Essere ‘circuito storico’ è importante, ma in questa F1 non c’è spazio per circuiti vecchi, o fuori moda’.