Le parole di Piero Ferrari ad ‘Autosprint’ svelano il lungo corteggiamento del ‘Cavallino Rampante’ nei confronti di Adrian Newey, vero e proprio ‘mago’ di molti progetti vincenti in F1.
“Ha detto no sia a Luca Cordero di ,Montezemolo che a Jean Todt“ spiega il figlio del ‘Drake’ ”A quanto pare, non vuole trasferirsi dall’ Inghilterra. A parte questo, a prescindere dalle sue indiscusse capacità, non fa tutto da solo: ha intorno a sé validi collaboratori”.
Il britannico ha ormai fatto scuola, ancora prima di approdare nel 2006 in Red Bull: la sua mente ha partorito la FW18 nel 1996 e la MP4/13 nel 1998, monoposto di punta per Williams e Mc Laren, conquistando il palcoscenico dei media con gli allori che hanno ricoperto la bacheca di Milton Keynes, che ha vinto sei titoli piloti con Sebastian Vettel prima e Max Verstappen poi, e cinque titoli costruttori, interrompendo il dominio Mercedes (sei titoli piloti, sette titoli costruttori): “Sono abili a costruire monoposto valide su ogni tipo di circuito; è da tempo che le Red Bull sono un fulmine. Oggi si impongono con i motori ibridi, un tempo con quelli aspirati”. Nel campionato in corso il team gestito da Chris Horner ha vinto tutti e cinque i GP, ipotecando già il titolo costruttori e una lotta intestina per quello piloti, con Max Verstappen vittorioso tre volte e Sergio Perez due.
E alla Red Bull la Ferrari di Frederic Vasseur ha rivolto la sua attenzione per ‘rimpolpare’ il proprio Reparto Corse: “Alla Ferrari servono persono che arrivino da altre esperienze; se pensiamo a quando in passato abbiamo scelto ingegneri da Case rivali, la Ferrari ha vinto. Adesso servono tecnici in ruoli piuttosto specifici. A Vasseur va dato il tempo di capire le problematiche: è da tempo nell’ambiente e ha le giuste capacità”.